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Atm: Mohammed si rivolge ancora al Tribunale

I legali del giovane marocchino si rivolgono ancora al tribunale: vogliono “la completa riforma” del decreto regio e l’accertazione “del carattere discriminatorio del comportamento” di Atm. E intanto Mohammed si prepara a fare domanda di assuzione

Gli avvocati di Mohammed hanno chiesto al giudice “la completa riforma dell’ordinanza e di accertare e dichiarare il carattere discriminatorio del comportamento”: il decreto regio del 1931 prevede l’impossibilità di lavorare per il trasporto pubblico se non si è cittadini italiani o europei.

Secondo i legali del giovane la situazione è paradossale: “La res litigiosa è chiarissima; il bene della vita conteso è altrettanto esattamente delineato, ma la questione non esiste”. Il giudice, proseguono gli avvocati, “non ha considerato che trattasi qui di giudizio sul diritto la cui eventuale violazione deve comunque essere esaminata laddove venga negata una opportunità della quale il ricorrente dichiara di voler invece profittare”.

Il ragazzo ha poi intenzione di presentare domanda di assunzione ad Atm, cosa che non aveva fatto la prima volta perché sul bando di concorso era esplicitata la regola che gli impediva di farlo.
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