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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Case popolari, nessun aumento dell'affitto per chi ha la badante

Il chiarimento dell'assessore dopo le preoccupazioni in seguito ad una modifica del regolamento Aler

Gli inquilini delle case popolari di Aler si erano preoccupati: secondo il nuovo regolamento regionale, sembrava che chi godesse di una assistenza domestica e familiare (cosiddetti/e "badanti") rischiasse di vedersi aumentato il canone di locazione. Tutto per un comma che la Regione ha decurtato e che prevedeva che la "coabitazione" (come quella di un collaboratore domestico) non produce effetti sul subentro, sul cambio d'alloggio o (ecco il punto) sulla determinazione della situazione economica del nucleo familiare.

Avere eliminato questa frase ha fatto pensare a molti che, d'ora in avanti, avere l'assistenza di un badante produrrà effetti. Ci ha pensato l'assessore alla casa Stefano Bolognini (Lega) a chiarire che le cose non stanno così e tranquillizzare tutti. L'Isee è disciplinato dalla legge nazionale e questa «non prevede alcun cumulo del reddito familiare del titolare di un contratto Aler con quello eventuale delle bandati o degli assistenti in coabitazione», ha spiegato l'assessore.

In altre parole, il nuovo regolamento regionale non cambia i criteri per il calcolo dell'Isee, riferiti alla famiglia anagrafica e non anche a chi "coabita" nell'appartamento per svolgere essenziali funzioni di assistenza. Gli inquilini possono dormire sonni tranquilli senza preoccuparsi di vedersi quindi aumentato il canone d'affitto.

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