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Critiche e polemiche nel primo giorno di Area B, la grande Ztl di Milano

Regione e opposizioni in consiglio comunale contro il provvedimento, difeso invece da Sala e dal centrosinistra

Area B è ufficialmente partita: l'avvio della ztl più grande d'Italia, con i mezzi più inquinanti vietati nei giorni feriali, ha rintuzzato il fuoco delle polemiche. Uno scontro a distanza tra il sindaco milanese Beppe Sala e il presidente della giunta lombarda Attilio Fontana, ma anche gli attacchi delle opposizioni a Palazzo Marino hanno segnato la giornata di lunedì 25 febbraio.

Area B: come funziona e chi può circolare

Per Fontana, "Milano ragiona in modo individualista ed egoista". Nello stesso giorno dell'avvio di Area B, in Regione gli uffici tecnici hanno dato il via libera alla proposta di "salvare" dal blocco anti-inquinamento regionale (quello che scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento delle soglie del Pm10) gli automobilisti che percorrono pochi chilometri, a patto che installino una "scatola nera" in grado di certificarli con certezza. 

Area B: polizia locale ai varchi (Di A. Amoruso)

Per tutto il giorno gli agenti di polizia locale si sono dati il cambio ai varchi di accesso, ma senza multare nessuno, anche perché per il primo anno per tutti gli automobilisti non in regola c'è un "pacchetto" di 50 ingressi senza incorrere nella sanzione. Anche per consentire un graduale cambio di abitudini.

Il sindaco Sala è convinto che la strada giusta sia tracciata e sia proprio quella delle 15 telecamere ad altrettanti varchi di Area B (a regime saranno 188). "Fontana ci critica?", ha affermato riferendosi al governatore della Lombardia: "Noi guardiamo lontano e abbiamo a cuore la salute dei milanesi. Meglio fare le cose con un senso che ricercare ogni giorno il consenso".

Forza Italia, con il coordinatore cittadino Fabio Altitonante, ha promesso una manifestazione nei prossimi giorni davanti ai varchi di Area B, dopo l'impegno con i gazebo nel weekend appena trascorso. "Non ci arrendiamo alle scelte ideologiche del Pd", ha affermato, "e continuiamo la nostra battaglia contro Area B, una misura che mette in difficoltà le fasce deboli milanesi, le persone anziane, che magari usano l’auto solo per andare a fare visite in ospedale, i cittadini della Grande Milano e della Lombardia e chi usa il proprio mezzo per lavorare, commercianti, piccoli imprenditori, artigiani".

Sulla stessa linea la Lega, il cui deputato Paolo Grimoldi commenta che "fa ridere che Sala chiuda i varchi cittadini di Milano ai veicoli diesel più obsoleti, come se lo smog delle tangenziali e dell'A4 si disperda altrove". Ed Emilio Bolccalini, presidente della Taxiblu, una delle cooperative di taxi milanesi, ha commentato che una misura come Area B "avrebbe avuto bisogno di più tempo per essere attivata senza creare disagi ai cittadini e ai lavoratori".

A favore della misura, tra gli altri, Elisabetta Strada, consigliera comunale (Lista Sala) e regionale (Lombardi Civici Europeisti), secondo cui la Regione Lombardia, invece di sfidare il Comune di Milano, farebbe meglio a stanziare maggiori risorse per cambiare le auto più inquinanti. "Il Comune di Milano", ha comentato, "ha avviato una vera coraggiosa campagna contro lo smog: ha vietato in un’area vasta  la circolazione di auto inquinanti e ha messo a disposizione risorse per  il loro ricambio. La Regione, di contro, non trova di meglio che far installare  sugli autoveicoli scatole nere, oltretutto a spese dei cittadini, il tutto senza destinare risorse significative al rinnovo delle auto più inquinanti, come avevo  chiesto con un emendamento al bilancio approvato dall’aula".

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