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Regione e Pd "litigano" sui soldi per i nuovi medici e infermieri: "Sono fondi del governo"

L'assessore Gallera: "Dalla giunta 175 milioni". La Rozza: "Soldi del governo"

Pirellone vs Pd. In Lombardia è scontro tra la maggioranza di giunta e i democratici, che si stanno "sfidando" sulle assunzioni di nuovi medici e infermieri dopo l'emergenza coronavirus. A innescare la miccia è stato l'annuncio fatto martedì sera dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera. "Arrivano ulteriori rinforzi per la sanità territoriale - aveva detto al termine della seduta -. La Giunta regionale ha varato martedì un provvedimento che mette a disposizione, complessivamente, 175.806.000 in due anni per assumere 1600 infermieri di comunità, per completare il reclutamento delle 'Unità speciali di continuità assistenziale, Usca, per le attività di assistenza domiciliare integrata e per nuovi assistenti sociali".  

"Abbiamo aggiunto un nuovo, importante tassello - aveva rivendicato il titolare del welfare - al piano di rafforzamento della medicina del territorio nell'ottica di una completa presa in carico dei pazienti, non solo Covid, con un'attenzione particolare alla fragilità e alla cronicità. I 1600 infermieri che andremo ad assumere saranno a disposizione delle comunità locali da impiegare nell'ambito di progetti specifici di assistenza domiciliare e di supporto alla medicina extra ospedaliera".

"Questi nuovi finanziamenti - aveva sottolineato Gallera - si aggiungono ai 15 milioni di euro che Regione Lombardia ha assegnato alle Ats e alle Asst nelle scorse settimane per assumere 892 operatori dedicati al Contact Tracing dei casi positivi al Covid al fine di individuare i contatti diretti e bloccare potenziali focolai. Tutte queste iniziative - aveva concluso - sono finalizzate a garantire una rafforzata assistenza territoriale ai nostri concittadini a beneficio della loro domanda di salute che spesso non necessita delle cure ospedaliere. Un'azione capillare di monitoraggio, sorveglianza e presa in carico rappresenta la risposta migliore in termini di prevenzione e personalizzazione della cura".

Secondo l'opposizione, però, nelle parole di Gallera c'è una mancanza di non poco conto. Ad andare all'attacco è stata Carmela Rozza, consigliera Pd. "Non prendano in giro i cittadini - ha scritto, senza troppi giri di parole, in una nota -. Sono tutte risorse statali e non ci hanno messo un euro in più. Solo nel decreto Rilancio, per personale e fondi per gli ospedali, il Governo ha stanziato per la Lombardia 427 milioni di euro. Sarebbe corretto che chi guida la Regione desse atto del supporto del Governo, perché da sola la Lombardia quelle assunzioni non le avrebbe potute fare”.

E anzi, secondo l'esponente Dem, la regione ha anche perso tempo. “Fa piacere che la Regione Lombardia abbia finalmente deciso di approvare le delibere per dare il via alle assunzioni di medici, infermieri e assistenti domiciliari previste e finanziate dal governo con il decreto Rilancio, perché di quel personale la sanità lombarda ha certamente bisogno. Spiace - il j'accuse della Rozza -, che avrebbero potuto fare questa delibera il 20 maggio e oggi forse avremmo già il personale in servizio, mentre ora - ha concluso - la Lombardia rischia di non riuscire a trovare personale che nel frattempo è stato contrattualizzato da altre Regioni più solerti".

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