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Biglietti Atm, ancora in forse l'aumento a 2 euro: la Regione è contraria

Sembrava cosa fatta la deroga regionale al Comune di Milano, ma la commissione trasporti del Pirellone non è disposta a concederla

Ancora in forse l'aumento dei biglietti ordinari di Atm a 2 euro, già slittati a non prima del mese di maggio 2019. Tutto dipende dalla Regione Lombardia, che ha il "coltello dalla parte del manico" potendo concedere, o negare, la deroga al Comune sull'aumento da 1,50 a 2 euro del biglietto ordinario urbano del metrò e dei mezzi pubblici di superficie di Milano (e di alcuni Comuni dell'hinterland, la cui tariffa si integrerebbe con quella del capoluogo).

A dicembre 2018 il consiglio regionale, in sede di bilancio, aveva già stoppato il piano del Comune di Milano e del sindaco Beppe Sala con un emendamento di Forza Italia (primo firmatario Gianluca Comazzi). Poi però, più di recente, il governatore Attilio Fontana, della Lega, aveva dato la disponibilità della giunta regionale a concedere la deroga a Palazzo Marino, affermando che le decisioni sull'aumento del prezzo del biglietto per metrò, tram e bus competono ai sindaci. 

Ma adesso, come si accennava, in commissione trasporti la maggioranza regionale di centrodestra, e soprattutto la Lega, torna a fare muro. A parole, la maggioranza è disposta a concedere la "tariffa unica" (o "integrata") per riorganizzare le fasce esterne a Milano e consentire che i cittadini residenti nei Comuni fuori città abbiano un beneficio e paghino di meno di adesso. Nei fatti, non vogliono sentire parlare di aumento del biglietto Atm a 2 euro

"Aumento solo per fare cassa"

"La tariffa unica non è la panacea di tutti i mali ma uno strumento la cui attuazione presenta ancora qualche criticità da risolvere", ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni, che ha attaccato il sindaco Sala: "E' stato un errore inserire l'aumento del biglietto Atm nel programma della tariffazione unica integrata. Un aumento, che porterebbe 55 milioni in più nelle casse del Comune di Milano, dettato unicamente dalla necessità di far quadrare i conti di Palazzo Marino".

"La Regione non può forzare i tempi per correre incontro alla necessità di Sala di coprire i buchi di bilancio", ha 'chiuso' la collega di partito Silvia Scurati, che ha sottolineato l'importanza di chiarire "la questione dell'integrazione con il trasporto ferroviario" (inizialmente, dalla tariffa unica dovrebbe restare fuori Trenord).

La stessa linea per il Movimento 5 Stelle che con Massimo De Rosa ha ribadito che "i buchi del Comune di Milano non devono ricadere su chi usa i mezzi pubblici", per poi rivnedicare "il ruolo centrale della Lombardia nella programmazione delle politiche di trasporto pubblico". Per De Rosa occorre procedere "all'integrazione del sistema tariffario" incentivando il trasporto pubblico e "scongiurando aumenti sconsiderati".

Atm, biglietto a 2 euro: come cambiano le tariffe

Ma quali saranno gli aumenti del biglietto Atm a Milano e nei Comuni dell'hinterland milanese? Ecco in sintesi il piano della giunta di Palazzo Marino guidata dal sindaco Beppe Saala. Il biglietto ordinario urbano passerà da 1,50 a 2 euro ma sarà valido anche nei Comuni di Pero, Rho, Settimo Milanese, Cesano Boscone, Corsico, Buccinasco, Assago, Rozzano, Opera, San Donato Milanese, Peschiera Borromeo, Segrate, Vimodrone, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Novate Milanese.

Nuovi abbonamenti mensili e annuali: ecco il costo

Nella stessa cerchia, il biglietto giornaliero passerà da 4,50 a 7 euro; l'abbonamento mensile ordinario da 35 a 39 euro; il settimanale da 11,30 a 17 euro; il carnet da dieci corse da 13,80 a 18 euro. Resta invece invariato l'abbonamento annuale (330 euro) e, novità, gli under 14 potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici, così come già oggi gli over 65 con Isee inferiore a 16 mila euro.

Inoltre gli abbonamenti non solo annuali ma anche mensili resteranno invariati per gli under 26 (22 euro e 200 euro) e i senior sopra i 65 anni, donne e uomini (30 euro e 300 euro). Restano invariati, per i senior, gli abbonamenti "off peak" fuori dall'ora di punta mattutina (16 euro il mensile, 170 euro l'annuale) e i ridotti (22 euro il mensile, 200 euro l'annuale), questi ultimi riservati a chi ha un Isee tra 16 mila e 28 mila euro.

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