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La ditta in odore di 'ndrangheta e l'appalto col comune di Milano: "Può continuare a lavorare"

Pierfrancesco Maran fa chiarezza sul caso Avr, la ditta che gestisce il verde a Milano

Da Reggio Calabria a Milano, con rapporti "strani" e un'inchiesta della magistratura che certifica un grande problema. A Palazzo Marino fa discutere, soprattutto l'opposizione, il contratto in essere tra il comune e Avr, una holding del settore rifiuti e manutenzioni che dal 9 giugno scorso è in amministrazione giudiziaria a causa di presunti legami con la 'ndrangheta e che sotto la Madonnina gestisce il verde attraverso la sua controllata Miami scarl. 

La mazzata per la società calabrese era arrivata un paio di settimane fa, quando il tribunale di Reggio aveva fatto scattare il provvedimento nei confronti della società Avr per i “rapporti di stabile ed oggettiva agevolazione” con “imprenditori appartenenti o collegati alle cosche della ‘ndrangheta". 

Martedì pomeriggio a fare chiarezza è stato Pierfrancesco Maran, assessore al Verde, che ha parlato durante una commissione voluta dall'opposizione proprio per fare luce sul caso. "Non ci risulta nessun fatto emerso dalle indagini legato agli appalti che la società Avr ha a Milano, tra cui l'appalto del Verde che è il principale con il comune di Milano. Non è questo l'unico appalto che Avr ha con il comune di Milano e nemmeno in Lombardia. Noi abbiamo ricevuto in data 10 giugno una comunicazione formale con Avr che ci informava del fatto che vi era un'inchiesta in corso e vi era stato un provvedimento emesso dal tribunale di Reggio Calabria in cui Avr veniva sottoposta a misura di prevenzione ex art. 34 della legge 159 del 2011, ovvero l'amministrazione giudiziaria di beni connessi alle attività economiche e di aziende. Il provvedimento è giunto ad Avr il 9 giugno", ha ricostruito l'assessore. 
 
"Il provvedimento giudiziale non impedisce alla società di continuare a svolgere l'attività per i servizi che vengono erogati", ha sottolineato Maran, spiegando quindi che l'appalto in sostanza andrà avanti. "Quindi per le verifiche che abbiamo fatto, dobbiamo continuare a collaborare negli appalti indicati monitorando che non vi sia un calo del servizio legato alle vicende. Ad oggi non ci risultano criticità di questo tipo. Non ci sembra che il Comune di Milano sia nelle condizioni di prendere provvedimenti - ha concluso - fino a quando non arriveranno comunicazioni diverse dalle autorità".

Il consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che era stato tra i primi a richiedere la commissione, si è detto "soddisfatto e rincuorato per quanto emerso dalla commissione. Vigileremo sui seguiti giudiziari e chiederemo al Comune di trarre le proprie conseguenze nel caso emergessero criticità".

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