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FdI, 1.000 firme raccolte contro l'aumento dei biglietti a 2 euro

L'iniziativa di De Corato: "Prima si facciano pagare i portoghesi"

"Da 20 giorni, ormai, Fratelli d'Italia è impegnata nei mercati e nelle piazze di Milano per dire NO al rincaro del biglietto Atm a 2 euro. Altri, invece, pare abbiano dormito sonni tranquilli e si svegliano soltanto adesso. Anche domenica mattina, da via Benedetto Marcello, sono arrivate altre 210 firme per dire NO, il che porta il totale delle firme raccolte a quasi 1.000. I milanesi chiedono più sicurezza sulle metropolitane e sui bus, non biglietti a 2 euro".

Lo ha detto Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, che ha organizzato i sit-in.

"Vorremmo anche sapere quanti sono gli immigrati fermati senza biglietto e quanti di loro, alla fine, hanno pagato la multa. Il sindaco Beppe Sala ha affermato che l'aumento del prezzo 'servirà a migliorare la qualità del servizio offerto', ma quanto succede da anni sui bus e in metropolitana rivela che in realtà la sicurezza è una chimera. Chiunque faccia un giro sui mezzi, del resto, non può non vedere come immigrati e nomadi non timbrano. Quanti soldi perde Atm per i portoghesi? Sala cominci a recuperare dall'evasione i fondi necessari, senza pensare agli aumenti. La battaglia di Fratelli d'Italia a Milano continuerà anche nelle prossime settimane" prosegue l'esponente di centrodestra.

Rincaro dalla primavera 2019

Il rincaro di 50 centesimi dei biglietti Atm, servirà, come dichiarato dal sindaco Beppe Sala, a migliorare "la qualità di servizio offerto", ma anche a sostenere le spese per le nuove metropolitane: 90 milioni annuali per la lilla, 10 milioni per il prolungamento della rossa a Cinisello Balsamo (dal 2020), 100 milioni l'anno per la M4. Il ticket dei mezzi pubblici era passato da 1 euro a 1 euro e 50 centesimi nel 2011, con la giunta guidata da Giuliano Pisapia. La decisione di un nuovo rincaro adesso come allora è giustificata da un aumento dei costi di gestione del sistema a fronte di fondi regionali e statali invariati.

Da Palazzo Marino però giunge la promessa di tutelare le fasce più deboli a livello economico. In particolare, l'aumento di prezzo sarà stemperato per i pendolari dei comuni periferici, che potranno viaggiare a 2 euro come chi vive in città. Sempre all'inizio del 2019 partirà anche l'Area B, la zona a traffico limitato e a basse emissioni inquinanti vasta quasi quanto i confini della città. 

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