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Brexit, a rischio i voli tra Linate e il Regno Unito

L'aeroporto Forlanini è riservato ai voli comunitari: si potrebbe però modificare il decreto Delrio

Linate rischia di perdere i voli da e per il Regno Unito. Accadrebbe se, il 29 marzo, scattasse la Brexit senza accordo. E' infatti in vigore, nel nostro Paese, una legge (il cosiddetto decreto Delrio del 2016) che prevede che lo scalo milanese accolga soltanto vettori comunitari e rotte interne all'Unione Europea, in modo che non cannibalizzi Malpensa.

Il 30 marzo ci sarebbe quindi una chiara e inevitabile conseguenza: il blocco di tutti i voli. Si tratta di circa 3.300 passeggeri al giorno. La questione riguarda al momento soltanto voli per Londra, ma d'estate anche per Edimburgo. A meno di non modificare il decreto Delrio "aprendo" i collegamenti di Linate al Regno Unito oltre che agli aeroporti dell'Ue. Non ci sarebbero invece problemi per la condizione che le compagnie siano "comunitarie", perché British Airways e Easyjet di fatto lo sono (come azionariato la prima, come sede principale la seconda).

La questione è abbastanza seria, perché secondo alcuni calcoli nel 2017 la tratta Linate-Londra ha interessato oltre 1 milione e 200 mila passeggeri, coprendo un ottavo, più o meno, del traffico complessivo del Forlanini.

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