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Ragazza mostra cartello su Salvini in manifestazione, lui posta la foto e i fans la riempiono d'insulti

Era già successo alla stessa ragazza un anno fa con un altro cartello. Le accuse a Salvini: "Dai in pasto ai leoni da tastiera una ragazza"

Un anno fa, alla manifestazione di protesta contro i fatti di Macerata (un uomo, pistola in pugno, aveva sparato ad altezza d'uomo a gruppi di stranieri), mostrò il cartello "migranti, non lasciateci soli coi fascisti". Matteo Salvini riprese la foto sulla sua pagina Facebook e migliaia di persone le indirizzarono insulti di ogni tipo.

Sabato 2 marzo, alla manifestazione "People" a Milano, Giulia Viola Pacilli ha voluto rispondere pubblicamente a tutti gli insulti ricevuti attraverso i social con un nuovo cartello: "Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana". L'immagine della ragazza è diventata uno dei simboli del corteo, e Salvni, frattanto diventato ministro dell'Interno, ha postato ancora la foto di Pacilli su Facebook con il claim "che gentil signora :-D". Probabilmente senza ricordarsi che fosse la stessa persona. E gli insulti alla giovane sono ricominciati.

La lettura della bacheca di Salvini, o meglio del post con la foto del cartello, è sconfortante. Molti i fraintendimenti da parte di chi (non ricordando il pregresso) non sapeva che si trattava di una risposta a tutti i "buonista" e i "puttana" che erano piovuti addosso alla giovane, che ha 23 anni e fa teatro in una compagnia di Rho. Ma questo tutto sommato è l'aspetto meno grave. 

Il dato più inquietante è il ripetersi degli insulti. I fans di Salvini si sono scatenati cogliendo la palla al balzo per riversare l'odio politico nei confronti di una ragazza che, di suo, non aveva insultato nessuno. "Con la proposta di abrogare la legge Merlin abbiamo la prima candidata", scrive Ary Pinna. "Trovategli un uomo a questa poveraccia, nessun abbronzato che si offra volontario?", argomenta Sonia Liberati. "Anni di lotte per i diritti delle donne buttati via da questa signora", travisa Giuseppe Congiu. "Be, basta guardarla. Sta vecchia zecca rossa", asserisce Laura Signorelli. "Tranquillo Matteo. Quella lo scrive perché tanto non la chiavano gratis, figurati a pagamento", assicura Renzo Lo. "Ciccia fai un giro alla stazione di Milano che ti divertirai sicuramente", suggerisce Monica Rubin. "Si dia almeno una lavata ai capelli che sembra una pelle di pecora pisciata", osserva Alessandro Uselli. "Ma chi te tocca! Manco se la dai gratis! Pidocchiosa zecca! Roba da prendere la malaria", conclude Michel Berbenni. 

E gli esempi potrebbero proseguire a lungo. Ma dopo qualche ora, quando quello che stava accadendo è diventato di pubblico dominio, molte altre persone si sono "radunate" nella bacheca di Salvini per opposte ragioni. Ovvero prendere le difese della ragazza e rimproverare il leader della Lega di essere "il peggior ministro della storia d'Italia" perché, anziché occupare il tempo a lavorare per garantire la sicurezza di tutti gli italiani, aveva preferito "bullizzare" una ragazza dandola "in pasto ai leoni da tastiera". Il ministro, è vero, potrebbe pure replicare che il suo claim ("che gentil signora :-D") non era affatto un insulto; ma non può non sapere che il fenomeno del divismo vuole che i fans si scatenino non appena fiutano la necessità di stare dalla parte del "divo". 

Il day after vede intervenire direttamente un altro esponente politico, Pierfrancesco Majorino. L'assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, che nel 2017 volle la prima marcia "Senza Muri" del 20 maggio e quest'anno ha voluto fortemente che si riproponesse, con "People", una simile iniziativa, ha postato un selfie su Facebook con un cartello: "Salvini sfigato pubblica questa". Una "sfida" che il leader della Lega non ha, per il momento, ancora raccolto.

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