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Milano, la ciclabile cancella lo spazio per i bus Atm: sparisce una fermata, le altre "a rischio"

La ciclabile Venezia-Baires si prende lo spazio accanto ai marciapiedi. E i bus Atm?

Ciclabile sconfigge bus. A Milano le due ruote vincono contro i "colleghi" ben più grandi e pesanti togliendo posto, tanto posto, ai mezzi pubblici. La partita si gioca sul piano degli spazi e il "campo" è quello tra corso Venezia e corso Buenos Aires, dove ormai da qualche settimana - per espresso volere del sindaco Beppe Sala e della sua giunta - sono in corso i lavori per la realizzazione della corsia riservata ai ciclisti. 

La decisione, arrivata in piena emergenza Coronavirus, serve - così hanno chiarito da palazzo Marino - per cercare di decongestionare quanto più possibile le metropolitane, che dovranno viaggiare con capienza ridotta per garantire il distanziamento social a bordo. Così, i tecnici del comune hanno "impugnato" pennelli e segnali e hanno tracciato la nuova ciclabile, che è già arrivata quasi a Loreto. In tutto il tratto finora creato, la corsia riservata si snoda accanto al marciapiede - in entrambi i sensi di marcia - e in alcuni punti è "protetta" dai nuovi parcheggi per auto e moto che sono nati proprio tra la ciclabile e la carreggiata per le macchine. 

Dopo qualche difficoltà iniziale e qualche "intreccio" sbagliato, la pista sembra aver preso finalmente la direzione giusta e da palazzo Marino a più riprese si sono detti contenti e soddisfatti. Però, c'è un pero. Tra corso Venezia e corso Buenos Aires c'è qualcuno che adesso, inevitabilmente, resta fuori. Gli autisti dei bus Atm della sostitutiva M1, che viaggiano tutte le notti, non hanno infatti più spazio per le loro fermate. 

Dall'azienda di Foro Bonaparte, che chiaramente non ha nessuna responsabilità nel merito del progetto, hanno fatto sapere con una piccola nota sul proprio sito che "la fermata di corso Buenos Aires, dopo piazza Oberdan M1 in direzione Sesto F.S, è cancellata". Ma non è tutto. Perché i guai, e basta passeggiare in zona per accorgersene, riguardano anche le altre fermate sulla direttrice Venezia-Baires. Gli spazi accanto ai marciapiedi sono infatti completamente occupati dalla ciclabile e i conducenti dovrebbero quindi fermarsi al centro della corsia e lasciar scendere i passeggeri, per forza di cose, in strada e proprio sulla pista riservata alle bici, con tutti i pericolo del caso. Per questo la fermata di Lima è praticamente inutilizzabile - anche se non ufficialmente soprressa, almeno secondo quanto assicura Atm -, mentre in piazza Argentina ne è stata istituita una temporanea al semaforo, con gli stessi rischi. 

Di notte, chiaramente, il traffico è minore e di bici in giro non ce ne sono troppe, ma è evidente che il comune - che poi di Atm è proprietario - avrebbe potuto pensarci prima. E meglio.

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