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Strage di via Schievano, la polizia di Milano ricorda i tre poliziotti uccisi dalle Brigate rosse

Mercoledì mattina, nel 40esimo anniversario della strage, è stata deposta una corona di fiori

Una corona di fiori per non dimenticare. Un discorso delle cariche istituzionali e un racconto dei più giovani per tenere viva la memoria. Mercoledì mattina Milano ha celebrato il quarantesimo anniversario della strage di via Schievano, l'attentato in cui morirono l'appuntato 50enne Antonio Cestari e gli agenti Rocco Santoro - trentadue anni - e Michele Tatulli, venticinque, tutti in servizio al commissariato di Porta Ticinese. 

A rivendicare l'omicidio, avvenuto alle 8.15 dell'8 gennaio 1980, furono le Brigate Rosse che vollero dare così il benvenuto al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che poco prima era stato trasferito a guidare i carabinieri di Milano e di tutto il Nord. 

Il ricordo mercoledì mattina 

E l'8 gennaio del 2020, i familiari delle vittime, il Questore di Milano Sergio Bracco, il vicesindaco Anna Scavuzzo e l'assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato si sono ritrovati proprio in via Schievano per onorare la memoria dei tre poliziotti caduti. 

Sono state deposte delle corone di fiori davanti alla lapide del comune di Milano e poi hanno preso la parola Bracco e Scavuzzo, che hanno ricordato i poliziotti morti in servizio. 

A chiudere la cerimonia sono stati i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Gramsci – scuola presso la quale i tre agenti stavano andando per prestare un servizio di vigilanza – che hanno letto dei loro pensieri e testi sull'attentato.

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