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Coronavirus, quasi 1600 nuovi contagi e 345 morti in 24 ore. Divieti estesi fino a Pasquetta

Gli ultimi dati lombardi e delle varie città. Divieti estesi fino al 13 di aprile. I dettagli

Altra giornata di battaglia al Coronavirus, quella di sabato 4 aprile, per Milano e la Lombardia. La guerra, come l'hanno più volte definita i vertici regionali, è arrivata nella sua fase cruciale: i contagi salgono, ma con meno "forza" dei primi momenti, e la pressione sui pronto soccorso sta pian piano diminuendo. 

Anche i dati di giornata sembrano confermare l'andamento: "Sono dei numeri buoni, in linea con quelli di ieri - ha detto l'assessore al welfare lombardo, Giulio Gallera -, ma che non ci possono portare a ritenere che è tutto dietro alle spalle e che ormai abbiamo davanti una discesa rapida e molto veloce". 

Coronavirus, contagi e morti in Lombardia

Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono stati processati 6.826 tamponi. I nuovi positivi sono 1.598, per un totale di 49.118, in lieve aumento rispetto al giorno precedente, quando l'aumento era stato di 1.445. 

I ricoverati sono 12.002, 200 in più, ma "magari - le parole di Gallera - non sono stati comunicati dei ricoveri fatti ieri, perché tutti i medici ci comunicano che cala la pressione sui pronto soccorso e quindi non ci allarmiamo più di tanti". 

I morti arrivano invece a quota 8.656, con 345 vittime nelle ultime 24 ore. I dimessi crescono di 222 rispetto al giorno precedente e le presenze in terapia intensiva calano di 55 unità, "una riduzione abbastanza strutturata", per dirla con le parole dell'assessore. 

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Coronavirus, contagi e morti a Milano e nelle province

"Numeri costanti anche nelle città", ha spiegato Gallera. A Milano e provincia i positivi arrivano a 10.819, con un aumento di 428 in 24 ore, più alto rispetto ai 387 del giorno prima. A Milano città si contano 4.362 positivi: 178 in più rispetto a venerdì, quando l'aumento su giovedì era stato di 166. 

Questi i numeri delle altre città: Bergamo 9.588, Brescia 9.180, Cremona 4.154, Monza e Brianza 2.935, Pavia 2.499, Lodi 2.238, Mantova 1.981, Lecco 1.628, Como 1.319, Varese 1.148, Sondrio 563.

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Divieti fino a Pasquetta

Proprio in contemporanea al classico bollettino, è arrivata anche l'ufficialità tanto attesa. Divieti e restrizioni in Lombardia saranno in vigore fino al prossimo 13 aprile, giorno di Pasquetta. 

Il nuovo decreto introduce anche l'obbligo di indossare la mascherina per chi esce di casa. 

Sala: "Troppi in giro e troppi politici in tv"

Sabato mattina era stato invece il sindaco di Milano, Beppe Sala, a fare il punto della situazione. "C'è troppa gente in giro, c'è più gente in giro - aveva detto il primo cittadino -. Stamattina ho convocato il capo della polizia locale alle 9 e ho chiesto più controlli, la stessa richiesta l'ho fatta al Prefetto. Però non è che il gioco del momento è guardia e ladri, anche perché le guardie non sono sufficienti per controllare i comportamenti di 1 milione e 400mila persone. Quindi - aveva ammonito Sala - ognuno deve fare il proprio dovere". 

Poi, una ramanzina ai suoi colleghi: "Comunicare in maniera corretta è importante. Si parla troppo , troppi miei colleghi protagonisti di questa crisi sono continuamente in tv a rispondere a domande - le parole di Sala -. A volte sono domande a tranello e uno ci casca, soprattutto se non è abituato. Ecco - ha concluso il sindaco - è il momento dei fatti: poche parole, ma parole giuste". 

"Troppa gente, non vanno a lavoro"

E proprio in tema di persone in giro, i numeri lasciano poco spazio ai dubbi. "La mobilità ieri purtroppo era al 38%, non avevamo un dato così alto dal 20 di marzo, quindi la mobilità questa settimana è salita di più di 2 punti, che in Regione Lombardia vogliono dire decine di migliaia di persone". A fornire i numeri era stato il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, che da giorno "monitora" i flussi della popolazione in movimento con l'analisi delle celle telefoniche. 

"Vediamo che la mattina la mobilità sale gradualmente - aveva sottolineato - e a mezzogiorno ha il picco che si mantiene fino alle 16 e poi scende gradualmente. Possiamo, quindi, escludere che parte di quelle persone vanno a lavorare, perché dalle 12 alle 16 è chiaro che è una mobilità che riguarda anche persone comuni".

Controlli a Milano: 339 denunce, "più controlli a Pasqua"

Il 3 aprile, stando ai dati forniti dalla Prefettura, a Milano e provincia sono state controllate 12.513 persone. 

Di queste 339 sono state sanzionate con una multa, viene spiegato in una nota, proprio perché non avevano nessun valido motivo per essere fuori casa. Sono stati controllati 4.325 esercizi commerciali con 15 denunce. 

"Non è certo il momento di abbassare la guardia: ho già predisposto un'intensificazione dei controlli per i prossimi giorni, in particolare per il weekend di Pasqua e Pasquetta"; ha spiegato il prefetto di Milano, Renato Saccone.  "Abbiamo appurato - ha chiarito Saccone - che solo il 2% delle persone che si muovono viola le restrizioni imposte dai decreti".

Ora, però si punta anche ad "evitare che il restante 98% assuma comportamenti consentiti ma sbagliati, come ad esempio andare più volte al giorno a fare la spesa".

A Milano 640 vigili in strada

E il comune di Milano è pronto a fare la sua parte in tema di controlli. Da lunedì - ha fatto sapere palazzo Marino - saranno 640 gli agenti di polizia locale sul territorio. Altre 650 le persone che da ufficio gestiranno servizi come la centrale operativa, le operazioni di Polizia Giudiziaria, il controllo delle quarantene e il supporto alle pattuglie, e circa 700 gli agenti in smart working che garantiranno la prosecuzione di tutti i servizi al cittadino".

“Nel ringraziare gli agenti e gli ufficiali della Polizia locale di Milano per il grande lavoro che stanno svolgendo al servizio della cittadinanza, ribadiamo che il dispositivo dinamico che abbiamo messo in campo si adegua ogni settimana alle diverse esigenze che la città presenta - ha spiegato il comandante dei ghisa, Marco Ciacci -. La bella stagione non deve indurre le persone ad uscire di più, dunque noi controlleremo ancora di più: saranno disposti sul territorio circa 180 agenti in più, di cui 64 nuove reclute, che hanno appena concluso il periodo di formazione e che sono pronte ad affiancare colleghi più esperti”. 

Ok a mascherine lombarde

Una buona notizia era arrivata nella serata di venerdì dall'istituto superiore di Sanità, che ha dato il via libera definitivo alle mascherine made in Lombardia, i dispositivi prodotti dalla Fippi di Rho - si parla di 3 milioni di pezzi al giorno - che permetteranno così al Pirellone di rispondere, almeno in parte, all'emergenza. 

"Ottima notizia - aveva commentato il governatore Attilio Fontana -. Un primo importante passo per fronteggiare l'emergenza mascherine, risposta che con orgoglio arriva dal nostro territorio e dall'impegno dei lombardi. Siamo pronti a distribuirle".

Nuove linee guida per i tamponi

Proprio venerdì il ministero della Salute ha pubblicato una circolare con le nuove linee guida da seguire nell'effettuare i tamponi per la ricerca di pazienti positivi al coronavirus. 

In sostanza viene consigliato alle regioni di eseguire test anche ai "paucisintomatici", di usare se necessario i laboratori "drive in" - con i controlli effettuati direttamente nell'auto - e di estendere le verifiche anche sui "contatti a rischio familiari e residenziali". 

Lo stesso ministero della Salute ha stabilito che, in caso di "sovraccarico lavorativo del personale di laboratorio", va data priorità a "chi si trova in ospedale con un’infezione respiratoria grave, agli operatori sanitari esposti a maggior rischio di infezione, a chi si trova in residenze per anziani, Rsa o in strutture per lungodegenti, alle persone con importanti patologie pregresse e ai primi individui sintomatici all’interno di comunità chiuse". 

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