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Coronavirus

Il coronavirus avanza a Milano, quasi 1.400 contagiati. Oltre 3mila tra città e hinterland

In sole 24 ore i casi all'ombra della Madonnina sono aumentati di 287 unità. La situazione in tempo reale

Continua l'avanzata del coronavirus a Milano. All'ombra della Madonnina i casi sono diventati 1.378 e in sole 24 ore sono cresciuti di 287 unità. La situazione non è più rosea nella Città Metropolitana dove si contano 3.278 persone contagiate e in 24 ore sono stati registrati 634 nuovi casi.

In Lombardia il totale dei positivi è pari a 19.884, con un incremento mostruoso di 2.171 in 24 ore. Quasi 7.400 persone sono ricoverate negli ospedali e 1.006 di queste si trovano nei reparti di terapia intensiva, che fanno segnare la presenza di 82 pazienti in più.

I morti invece sono arrivati a quota 2.168, 209 in più rispetto a mercoledì, stando ai dati forniti nel pomeriggio di giovedì dall'assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera, durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

Coronavirus, come sta progredendo l'epidemia a Milano

A Milano nella giornata di di giovedì 19 marzo i casi sono arrivati a 1.378: l'aumento è stato di 287 unità in sole 24 ore.

Emergenza Coronavirus: la situazione provincia per provincia

Nella giornata di giovedì 19 marzo la provincia più colpita è quella di Bergamo con 4.645 casi. Seguono Brescia (4.247) e Milano (3.278). Successivamente ci sono Cremona (2286), Lodi (1528), Pavia (1011), Mantova (636), Lecco (530), Monza e Brianza (495), Como (338), Varese (310) e Sondrio (155).

È il momento di chiudere trasporti e fabbriche

"Abbiamo fatto un sopralluogo a Milano, ci sono troppe persone in giro e nessuno indossa la mascherina. È il momento di bloccare il trasporto pubblico e le attività produttive". Lo ha dichiarato il vicepresidente della croce rossa cinese, Sun Shuopeng, durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia nel primo pomeriggio di giovedì 19 marzo. All'incontro stampa ha partecipato anche il governatore della Regione, Attilio Fontana, che ha sottolineato che riporterà al governo i suggerimenti arrivati dall'esperto cinese.

"Quello che sta succedendo in Lombardia è quello che è successo a Wuhan due mesi fa — ha puntualizzato Sun Shuopeng —. E ne siamo usciti solo dopo un mese di quarantena, di blocco totale. È solo a quel punto che i medici hanno potuto cominciare a trattare i pazienti, così da superare il picco dell'epidemia".

Arrivano medici e infermieri cubani

Sabato 21 marzo arriveranno in Lombardia 53 medici e infermieri Cubani. Lo ha annunciato nel pomeriggio di giovedì 19 marzo l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. "Si tratta di professionisti specializzati che hanno già affrontato epidemie come Ebola", ha precisato Gallera. I sanitari prenderanno servizio all'ospedale di Crema.

Arrivano altri aiuti dalla Cina

Sono in arrivo altri aiuti dalla Cina dopo il volo charter partito dallo Zhejiang che ha portato in Italia il vicepresidente della Croce Rossa cinese Sun Shuopeng. Dopo l'accordo tra la Croce Rossa Italiana e quella cinese, fa sapere la Cri, "un alto numero di medici e infermieri cinesi è in arrivo nelle prossime ora a Milano in aiuto agli ospedali lombardi sotto il coordinamento del vicepresidente Sun Shuopeng che da oggi affiancherà con il suo team l'Unità di Crisi del Comitato Regionale di Croce Rossa".

Nella mattinata di giovedì 19 marzo, inoltre, c'è stato un incontro a Palazzo Lombardia tra i vertici della croce rossa e l'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera. L'obiettivo? Coordinare modalità di intervento e tempistiche.

Nel volo atterrato mercoledì all'aeroporto di Malpensa la delegazione cinese ha portato in volo con sé nove bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altro dispositivi sanitari donati alla Croce Rossa Italiana, che veicolerà i materiali al Governo Italiano e in parte distribuirà i dispositivi tra i volontari dell'Associazione impegnati nell'emergenza Coronavirus.

Troppa gente per le strade delle città

"A nostro avviso il dato della mobilità è ancora troppo alto. Ieri eravamo al 43% oggi siamo al 42%, abbiamo solo una lieve diminuzione rispetto a un giorno normale". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, a Sky Tg24 parlando dei dati del monitoraggio dei ponti radio della telefonia mobile che rilevano gli spostamenti dei cittadini lombardi.

"Facciamo appello alla coscienza dei cittadini, va rallentato il contagio. Anche se i giovani non hanno una grande percentuale di patologie aggravate, possono però essere infetti ed infettare gli altri. Sconsigliamo di fare la passeggiatina se non è necessaria o utile. Un conto è la persona che ha necessità per motivi sanitari di fare sport, un conto è la persona che esce semplicemente a far la passeggiata. 42% di mobilità rispetto al 100 di un giorno normale è un dato negativo".

Come candidarsi per aiutare

Per dare la propria disponibilita' e' possibile scrivere a perlalombardia@regione.lombardia.it. Gallera ha risposto anche in merito ai tamponi che vengono effettuati ai medici. "La Lombardia - ha ricordato - si e' sempre mossa secondo linee guida dell'Istituto Superiore di Sanita' (ISS). All'inizio i tamponi venivano effettuati su tutti i 'contatti diretti', poi l'ISS ha detto che andavano fatti solo ai 'sintomatici' e alle persone che arrivavano in Pronto Soccorso con sintomi. Lo stesso vale anche per gli operatori dei nostri ospedali".

Oltre 14 milioni di euro di donazioni

Ad oggi le donazioni ammontano a 14.631.000 euro. "Queste risorse serviranno - ha precisato l'assessore al Bilancio Davide Caparini - anche per l'acquisto di dotazioni e strumentazioni. Non solo donazioni in denaro ma anche beni di prima necessità per proteggere medici e infermieri in corsia e per il personale che deve fronteggiare l'emergenza". "Continua intanto la 'corsa internazionale' - ha aggiunto l'assessore regionale - per procurarci i ventilatori, veri e propri cuori pulsanti per la costruzione di posti per la terapia intensiva". L'assessore ha voluto ringraziare anche le case farmaceutiche, tra le quali la Roche e la Recordati, che hanno deciso di donare farmaci per le cure ai nostri malati.

Gli aiuti dalla Cina: 400mila mascherine, medici e infermieri

È atterrata la scorsa notte, inoltre, all'aeroporto di Malpensa la delegazione cinese, proveniente dalla provincia dello Zhejiang, composta da 7 medici, 3 infermieri, 3 tecnici con il materiale destinato agli ospedali lombardi. Ad attendere gli operatori sanitari c'erano il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala e il sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con le delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi.

Dalla Cina sono arrivate oltre 400.000 mascherine, 5.000 indumenti protettivi medici, ventilatori, oltre a guanti, occhiali protettivi, monitor, indumenti protettivi, disinfettanti e tanto altro ancora. "Un segno tangibile, un aiuto concreto arrivato dalla Cina - ha sottolineato il vicepresidente Sala - e la nostra presenza qui è la testimonianza del ringraziamento da parte di tutta la Giunta regionale e dei cittadini lombardi".  "Il primo gruppo di esperti in Sars e in Covid che è arrivato in Lombardia - ha proseguito Fabrizio Sala - ci aiuterà ad affrontare questa emergenza. Ci hanno portato, oltre alle mascherine, apparati per la ventilazione che per noi sono di vitale importanza. Lavoriamo giorno e notte e quotidianamente facciamo un appello, a tutto il mondo: abbiamo bisogno di queste attrezzature e di queste persone. Ringraziamo la Cina che ha risposto immediatamente".

Ospedale da campo a Bergamo, resta priorità

Nella mattinata di giovedì 19 marzo, l'assessore Giulio Gallera ha voluto precisare che il nuovo ospedale da campo a Bergamo resta una priorità per la Regione. C'è stata semplicemente una sospensione dovuta alla necessità di reperire i medici dall'esterro e il resto del personale. Nessun passo indietro dunque per fronteggiare l'emergenza con nuovi posti letto nel territorio oggi più colpito dal Covid-19.

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