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Coronavirus, gli alberghi si preparano a ospitare pazienti e medici

Con la delibera regionale di sabato sera, gli hotel dovrebbero chiudere agli ospiti

L'ordinanza regionale di sabato sera parla chiaro, chiarissimo: tutti gli alberghi e le strutture ricettive assimilabili chiudono, lasciando 72 ore agli ospiti per allontanarsi. Un'eccezione per le strutture che serviranno a ospitare medici, sanitari, persone in isolamento. E' il caso, ad esempio, dell'Hotel Michelangelo di piazza Luigi di Savoia, affacciato sulla Stazione Centrale: 306 camere (singole, doppie, triple) già vuote prima dello scoppio dell'epidemia del Coronavirus.

I proprietari avevano avviato la pratica per presentarre al Comune di Milano un progetto di demolizione, ma con l'emergenza del Covid-19 hanno offerto all'assessorato all'urbanistica un'altra possibilità: quella di dedicare l'intera struttura per l'isolamento di persone positive al Coronavirus con sintomi non tali da costringere al ricovero in ospedale e che non vivono da sole. Il Comune di Milano ha accolto la disponibilità della proprietà e ha avviato la procedura di requisizione dell'hotel, accompagnata da un progetto di "accompagnamento" e assistenza sanitarie per coloro che verranno isolati all'interno. Saranno coinvolte la Regione e l'Ats. E potrebbe non essere, a Milano, un "unicum". 

Tornando alla chiusura delle strutture ricettive, restano da chiarire alcuni dubbi interpretativi. Gli esperti di diritto costituzionale suggeriscono, anzitutto, che il provvedimento è legittimo da parte del Pirellone: quella delle strutture per il turismo è materia "concorrente" tra Stato e Regioni (ovvero entrambi possono deliberare sul tema) e, in mancanza di una deliberazione statale (il decreto del governo firmato domenica nel tardo pomeriggio non dispone la loro chiusura), "vincerebbe" la deliberazione regionale. 

Sono chiuse tutte le strutture ricettive comunque denominate e sospesa l’accoglienza degli ospiti dall’entrata in vigore del presente provvedimento. Per gli ospiti già presenti nella struttura in tale momento l’ospitalità non può protrarsi oltre le 72 ore successive all’entrata in vigore del presente provvedimento. La presente disciplina si applica anche ai residence, agli alloggi agrituristici e alle locazioni brevi per finalità turistiche. È fatta salva l’individuazione delle strutture che possono permanere in servizio per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza (pernottamento di medici, isolamento di pazienti, ecc.) ivi compreso il regolare esercizio dei servizi essenziali (punto a, comma 16, ordinanza regionale n. 514 del 21 marzo 2020)

Diversi gestori di hotel stanno ragionando sulle modalità di lavoro del personale nel caso in cui la propria struttura venisse destinata all'isolamento di pazienti Covid-19 e all'ospitalità di medici "fuori sede": in particolare, è sul tavolo la proposta di riservare alcune camere a chi si occupa di pulizia, per evitare che, entrando in contatto con sanitari e malati, tornino poi nelle loro case.

Infine, dilemma per coloro che in albergo o in agriturismo ci vivono. Non si tratta di numeri alti, ma ci sono anche loro. Che cosa dovranno fare? 

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