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Coronavirus, il dramma di chi ha perso tutto: "semi" di solidarietà per chi non ha più nulla

L'iniziativa di ActionAid: "Seeds", un progetto per aiutare le famiglie colpite più duramente

Donne specializzate nel lavoro di cura. Uomini impegnati nella ristorazione o nel piccolo artigianato. Ragazze e ragazzi irregolari, fantasmi per lo Stato. Famiglie precarie o che stanno combattendo in prima persona la battaglia contro il nemico invisibile. Sono le persone che hanno pagato il prezzo più caro nell'emergenza Coronavirus: sono le persone che non hanno più nulla, neanche un piatto caldo da mettere a tavola e che spesso restano fuori dalle forme di assistenza "ufficiali". 

Ma la solidarietà sa arrivare ovunque, sa abbattere ogni muro, e sulla solidarietà scommette da anni ActionAid, che negli ultimi giorni ha lanciato "Seeds", semi in inglese: un progetto e una raccolta fondi che si pongono l'obiettivo di dare aiuto immediato a 450 famiglie - tra Napoli e Milano - che sono "in difficoltà e a rischio esclusione". 

Nel Milanese è stato scelto il comune di Corsico, la "città più popolosa e con una percentuale più elevata di poveri di tutti i comuni dell’area" - spiegano dall'associazione -, "un caso emblematico del dramma umano e delle conseguenze socioeconomiche del Covid19". 

A Corsico sono già state aiutate, insieme all'associazione "La speranza", 250 famiglie, tutte con almeno un bambino. Lo scopo - fanno sapere da ActionAid - "è quello di rispondere ai bisogni immediati, fornendo aiuto diretto distribuendo prodotti alimentari, igienico sanitari e presidi sanitari. Garantire a queste famiglie l’accesso a cibo significa anche garantire un pasto completo a decine di bambine e bambine che senza la mensa scolastica non hanno più diritto all’unico pasto quotidiano sano e bilanciato".

“La crisi economica provocata dall’emergenza Covid19 ha reso ancora più drammatica la realtà di tante famiglie precarie e in condizioni di vulnerabilità. Donne, anziani soli, disabili e bambini che hanno necessità di essere sostenuti ora e nei prossimi mesi per non essere ancora più ai margini nella ricostruzione del post pandemia - le parole di Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia -. Il nostro impegno non si limita a dare aiuti immediati alla comunità, ma proseguirà nei prossimi mesi per far sì che nessuno venga escluso e che le voci di tutti vengano ascoltate. Per questo - ha concluso - è fondamentale il sostegno di tutti in questo momento”.

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