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Coronavirus, aule chiuse ma tecnici al lavoro: Milano studia scuole belle e sicure per il futuro

Fermi i cantieri di edilizia scolastica che erano in corso, ma si guarda già al futuro. I dettagli

Operai e cantieri al palo. Aule vuote e lezioni da dietro lo schermo di un computer, a distanza. Ma il Coronavirus non ha fermato del tutto la Milano della scuola. Sì, perché se è vero che le classi e le strutture sono deserte, è altrettanto vero che i tecnici sono al lavoro per progettare già la città che verrà. 

Dall'assessorato all'edilizia scolastica - che venerdì pomeriggio ha presentato i propri ultimi interventi nel corso della commissione educazione e affari istituzionali - stanno facendo i salti mortali per fare l'impossibile. 

Inevitabilmente, i 38 cantieri di manutenzione straordinaria degli edifici che erano in corso sono stati bloccati il 22 di marzo dopo il decreto del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che ha sospeso tutte le attività produttive in Italia. Così, sono fermi i lavori - dal valore di 66 milioni e mezzo di euro - che dovevano dare un nuovo volto alle strutture scolastiche cittadine. Fino a quel giorno è stato possibile andare avanti in 14 cantieri - oltre a 233 attività di manutenzione ordinaria -, però poi è stato necessario lo stop. 

Programmati i cantieri del futuro

Ma anche con lo smart working si possono fare "miracoli". I tecnici dell'assessorato guidato da Paolo Limonta, infatti, si stanno dedicando alle nuove progettazioni previste per i prossimi anni - sono almeno trenta gli interventi in cantiere - per opere che hanno un valore di investimento complessivo superiore ai 20 milioni di euro. 

“Dopo la chiusura dell’attività didattica, sono proseguiti principalmente i lavori di manutenzione ordinaria – ha spiegato lo stesso Limonta – perché si tratta di attività svolte da aziende che non hanno avuto problemi con gli operai, residenti per lo più in Lombardia, e perché il tipo di lavorazione non richiedeva particolari approvvigionamenti di materiali. Per la manutenzione straordinaria, invece, molte aziende ci hanno segnalato la difficoltà nel far arrivare le loro maestranze a Milano da altre regioni o nel recuperare mascherine e guanti. A loro ovviamente abbiamo accordato tempestivamente la sospensione dei lavori". 

"Tutti i nostri tecnici si stanno dedicando al lavoro da casa, privilegiando la progettazione prevista dei prossimi cantieri - ha concluso l'assessore -. Saremo pronti a riprendere il lavoro appena sarà possibile, per garantire alle bambine e ai bambini di Milano scuole sicure, decorose, belle”.

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