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Coronavirus, 99 malati in più a Milano nelle ultime 24 ore. «Serve ultimo sforzo»

I dati di martedì 7 aprile: vertici regionali ottimisti

È l'ennesima giornata di lotta al coronavirus quella di martedì 7 aprile. All'ombra della Madonnina, secondo l'ultimo bollettino reso noto dalla Regione, i casi sono arrivati a quota 4.744 e sono cresciuti di 99 unità in 24 ore; in tutta la Città Metropolitana, invece, sono 11.787 (+249). Un aumento ancora una volta inferiore a quelli dei giorni scorsi, come in tutta la Lombardia dove i nuovi positivi sono stati 791, contro i 1.079 delle 24 ore precedenti. Il totale dei positivi lombardi sale così a 52.325. 

I deceduti sono 282 in più, portando il totale in Lombardia a 9.484. Anche qui si registra comunque una frenata della crescita. Diminuiscono le persone ricoverate, sia in terapia intensiva sia no, a testimonianza che si sta allentando la pressione sugli ospedali. E aumentano di 628 persone i dimessi e i guariti. Dati che fanno tirare sospiri di sollievo al presidente della Regione Attilio Fontana e all'assessore al welfare Giulio Gallera.

«Sono tutti indicatori positivi che evidenziano come lo sforzo di tutti stia producendo risultati. Ricordiamo che basta poco per far ricominciare la diffusione del virus. No quindi ad un allentamento della tensione. E' imminente il weekend di Pasqua, dobbiamo passarlo in casa. Potrebbe essere il preludio di ricominciare lentamente una vita diversa, perché probabilmente ci abitueremo per tanto tempo a mascherine e distanziamento, ma riprenderemo lentamente le attività», ha affermato Gallera.

In due settimane il test sugli anticorpi

Fontana ha rivelato che una delle sperimentazioni attivate sui test sierologici ha avuto successo: quella del San Matteo di Pavia. Ora, entro circa due settimane, si attende la certificazione CE, dopodiché si potrà partire con i test sulle persone, che serviranno a individuare coloro che hanno gli anticorpi al Coronavirus e quindi hanno contratto la malattia, sono guariti e ora sono protetti. «Chi ha sviluppato gli anticorpi che gli consentiranno di non ammalarsi in futuro, riceve una sorta di "patente di immunità". Chi invece è negativo agli anticorpi dovrà continuare a mantenere le giuste precauzioni», ha spiegato Fontana.

Coronavirus, gli aggiornamenti di martedì 7 marzo

Commissione di inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio

"Abbiamo dato mandato ad Ats Città metropolitana di Milano di istituire una Commissione di verifica per far chiarezza sui fatti avvenuti al Pio Albergo Trivulzio negli ultimi mesi". Lo hanno riferito nel pomeriggio di martedì 7 aprile il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, in merito alla vicenda che ha coinvolto la Rsa milanese, attualmente sotto indagine della magistratura.

Mascherine gratis: la situazione

Dopo il caos sulle mascherine di lunedì mattina — domenica sera la Regione aveva lasciato intendere che i dispositivi di protezione sarebbero stati disponibili gratuitamente l'indomani — l'assessore al bilancio Caparini ha spiegato che "entro la fine di questa settimana saranno distribuite in tutta la Lombardia 3,3 milioni di mascherine, dispositivi da destinare gratuitamente ai cittadini".

Bertolaso dimesso dal San Raffaele

Guido Bertolaso è stato dimesso dall'ospedale San Raffaele di Milano. Si trovava ricoverato dal 25 marzo, dopo che il giorno precedente l'ex capo della protezione civile era risultato positivo al Coronavirus. Bertolaso era stato da poco nominato consulente di Attilio Fontana, governatore della Lombardia, per i lavori del nuovo ospedale in Fiera. Dall'ospedale aveva continuato a seguirli.

L'epidemiologo avverte: "Milano resti ancora ferma"

Il professor Vittorio Demicheli, epidemiologo dell’Unità di crisi della Regione Lombardia, è chiaro sui comportamenti da tenere nelle prossime settimane per scongiurare una impennata dei contagi nel capoluogo lombardo: "Milano il contagio è partito più tardi, è cresciuto meno rispetto ad altre zone e ha beneficiato precocemente degli interventi di distanziamento sociale, ma resta una grande metropoli. Se si rimette in moto senza cautele, la possibilità che esploda un nuovo focolaio c’è ed è maggiore che in altre zone. Non abbiamo ancora alternative rispetto allo stare tutti fermi".

Lombardia: non diminuiscono gli spostamenti

Nella giornata di domenica gli spostamenti in Lombardia sono aumentati dell'1%. Il dato, estrapolato attraverso i cambi di celle alle quali si agganciano i telefoni cellulari, è stato comunicato dal vicepresidente della Regione Fabrizio Sala.

Spostamenti che, secondo il politico regionale, sarebbero imputabili non a "necessità lavorative" ma al "bel tempo". Questo perché i movimenti maggiori si sono verificati "alle 12, alle 18 e cosa strana anche alle 23: un picco di movimenti anomalo che stiamo cercando di analizzare e ci ha sorpreso".

L'appello del vicepresidente Sala è quello "di non vanificare gli sforzi uscendo in maniera sconsiderata per corsette o passeggiate che si possono evitare. Capisco che con il bel tempo si faccia fatica a restare in casa, ma è troppo importante limitare qualsiasi contatto con altre persone. I dati ci dimostrano che le misure fin qui adottate stanno portando i frutti sperati".

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Grafico - Gli spostamenti dei Lombardi, fonte: Regione Lombardia.

Tutti i dati

I casi provincia per provincia

È ancora Milano la provincia più colpita dal Coronavirus nella giornata di martedì 7 aprile, i casi registrati sono 11.787. Seguono Bergamo (9.868), Brescia (9.594), Cremona (4.323), Monza e Brianza (3.206), Pavia (2.735), Lodi (2.321), Mantova (2.142), Lecco (1.731), Como (1.525), Varese (1.326) e Sondrio (620).

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