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Coronavirus, raffica di controlli a Milano: mille persone intercettate e 70 denunce. I dati

A Milano, come nel resto d'Italia, ci si può spostare solo per comprovati motivi di lavoro e salute oppure per comprare beni di prima necessità. Tutti i dettagli

Stare a casa e muoversi solo per motivi di lavoro, salute oppure per comprare beni di prima necessità. È questo l'appello che arriva da ogni fronte in tempi di Coronavirus. E se la Regione ha chiesto al governo misure ancora più stringenti per cercare di limitare il contagio, non sono poche le persone che vengono fermate e denunciate per "inosservanza dei provvedimenti dell’autorità" (articolo 650 del codice penale) e che rischiano l'arresto fino a tre mesi o una ammenda fino a 206 euro.

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Secondo i dati forniti dalla prefettura di Milano la polizia ha già denunciato 35 persone, ma gli accertamenti sono stati molti di più: 139 persone controllate e 128 autocertificazioni ritirate. I carabinieri, invece, hanno eseguito 773 controlli, staccato 34 denunce e ritirato 569 autocertificazioni. La polizia stradale, infine, ha denunciato una persona mentre ha controllato 106 persone.

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Controlli su strade e autostrade, ma anche nelle stazioni e negli aeroporti: la Polfer ha fermato e fatto compilare l'autocertificazione a 1.040 viaggiatori; la polizia di frontiera, invece, ha controllato 353 persone in partenza per i voli nazionali e per l'area Schengen dallo scalo milanese di Linate, 125 agli arrivi.

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