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Coronavirus San Donato Milanese

Appelli inutili: 'furbetti del Coronavirus' ancora in giro, tra fughe di insospettabili e denunce

Triplo intervento della polizia locale a San Donato e tripla fuga di gruppo. Due denunciati

Attilio Fontana, presidente di regione Lombardia, alle 13 di mercoledì 18 marzo: "Io tutti i giorni rifaccio l'appello. Amici io lo sto dicendo in modo educato, fra un po' bisognerà cambiare il tono, perché se non lo capite con le buone, bisognerà essere un po' più aggressivi. Non dovete uscire, dovete stare a casa. I contagi non calano, fra poco non saremo più nelle condizioni di dare una risposta a chi si ammala. Vi stiamo chiedendo un sacrificio per salvare delle vite umane". 

Giulio Gallera, assessore al Welfare al Pirellone, alle 18 dello stesso giorno: "Ci sono ancora troppe persone in giro e così non va bene. Siamo consapevoli di chiedere un piccolo sacrificio, ma vogliamo vincere questa battaglia. Dovete stare a casa". 

Eppure, nonostante gli appelli che arrivano continuamente dai vertici regionali, dal governo nazionale e dagli amministratori locali, i "furbetti del Coronavirus" sembrano non avere ancora capito che limitare al minimo gli spostamenti è l'unico vero rimedio - ad ora - per cercare di dare una risposta all'emergenza Coronavirus, che nella sola Lombardia ha già fatto registrare oltre 17mila contagi e quasi 2mila morti. 

Coronavirus, tra fughe dalla Locale e denunce

Emblematica è la caccia all'uomo che mercoledì hanno dovuto mettere in atto gli agenti della polizia locale di San Donato Milanese, guidati dal comandante Fabio Allais, che da inizio emergenza hanno già denunciato 10 persone per inosservanza al decreto.

I vigili sono andati in giro per la città per verificare che chi era in strada avesse uno dei validi motivi previsti dal decreto e per ben tre volte hanno dovuto rincorrere veri e propri insospettabili: donne e uomini "normali" - non criminali abituati a fuggire dalle forze dell'ordine - che però evidentemente non avevano nessuna ragione per essere fuori casa. 

Così, nella frazione di Poasco, gli agenti hanno visto due donne - due signore di circa 40 anni - scappare subito dopo aver notato la pattuglia in lontananza per poi rifugiarsi in un condominio. Scena praticamente identica poco dopo in via di Vittorio, dove sei o sette persone - tutti adulti che erano seduti sulle panchine a chiacchierare - si sono date alla fuga proprio mentre la Locale stava per intervenire. 

Piani di fuga falliti, invece, per un 55enne e un 58enne, che gli agenti hanno beccato tra l'edicola e la farmacia di piazza Tevere. I due hanno cercato di trovare riparo nel loro condominio, ma sono stati bloccati e denunciati per l'articolo 650 del codice penale, che prevede tre mesi di arresto per "inosservanza dei provvedimenti dell'autorità". Il più grande dei due è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale per aver sbattuto una porta contro i vigili, in un estremo tentativo di chiudersi in casa. 

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