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Coronavirus

Fase 2, Fontana: "Avrei chiuso di più all'inizio e allentato di più in questa fase"

Il governatore della Lombardia ha criticato alcuni aspetti presentati dal premier Giuseppe Conte

"Avrei chiuso di più all'inizio, non avrei allentato dopo una settimana di misure, adesso credo che, tenuto conto che ormai accertato che dovremo convivere con il virus finché non si individuerà un vaccino, forse si sarebbe potuto allentare un po' di più le misure". Così il Presidente della Regione, Attilio Fontana, durante un collegamento con Skytg24, ha commentato le misure annunciate dal premier Giuseppe Conte per la Fase 2.

"Se dovessimo aspettare l''R0' non apriremmo più per parecchio tempo, secondo alcune previsioni saremmo pronti alla fine di giugno, non è fattibile una cosa del genere - ha detto - si eliminerebbero dei comparti interi".

Fontana: "Servono regole più inequivocabili"

Nelle scorse ore, invece, il governatore Lombardo aveva chiesto regole più chiare, soprattutto nell'ultima settimana prima della fine del lockdown. "Ripartenza? La Lombardia è pronta. Quando c'è da tirarsi su le maniche non diciamo mai di no — aveva scritto Fontana in un post su Facebook —. Alcune cose, a partire dall’ennesima autocertificazione, non ci convincono ma rimaniamo attenti e collaborativi. Ci sono nodi da sciogliere: chi si prenderà cura dei figli dei lavoratori? Quando e come arriveranno i sostegni economici? Il governo come pensa di tutelare le famiglie? Sono domande ancora aperte che esigono risposte certe perché riaprire è urgente".

 "È fondamentale che da qui al 4 maggio, scadenza ormai prossima, ci siano regole chiare, certe e inequivocabili. E penso a quelle per l'utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco — aveva scritto Fontanta in una nota— da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19. Le proposte del Governo, con l'accordo delle Regioni, vanno verso una graduale riapertura delle attività a partire da cantieri e produzioni legate all'export".

"Sulla base dei dati sanitari e con l'obbiettivo primario della tutela della salute dei cittadini — aveva concluso Fontana — bisogna prevedere puntualmente anche la riapertura di tutte le altre attività produttive e commerciali e le modalità del lavoro in smartworking. Il tempo a disposizione è pochissimo, i cittadini non possono essere avvisati all'ultimo momento".

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