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Mascherine e guanti per terra e nei cestini: «Pericolo per la salute pubblica»

L'allarme di Croce Verde Baggio. Questi prodotti vanno nell'indifferenziato. E già si pensa alla filiera del riciclo

Le immagini postate dalla Croce Verde Baggio su Facebook fotografano un problema con cui si avrà a che fare da qui a prestissimo: lo smaltimento delle mascherine e dei guanti monouso. Materiali "nuovi", almeno nella dimensione in cui vengono utilizzati ora, da quando è scattata l'emergenza sanitaria da Covid-19.

Mascherine e guanti gettati "dove capita", anche per terra. La Croce Verde avverte: «E' una brutta immagine della Fase 2. Con questi atteggiamenti potreste, se positivi, contagiare altre persone. E inquinare un ambiente già saturo di rifiuti». E aggiunge: «Lo scoretto smaltimento dei guanti monouso e delle mascherine (che a seguito di ogni utilizzo devono essere sterilizzate) costituisce un reale pericolo per la salute pubblica. Il Covid-19, con questi comportamenti, avrà sempre terreno facile». 

Conclusione amara: «L'inciviltà da Coronavirus vanifica quanto di buono è stato fatto fino ad oggi. Non è l'Italia che vogliamo vedere». Gli esperti hanno già lanciato l'allarme per quello che potrebbe diventare un problema, sia dal punto di vista economico sia da quello sanitario. E hanno già indicato la strada: realizzare una filiera per il riciclo di questi dispositivi. Il miliardo di mascherine al mese che potrebbe costittuire il fabbisogno della Fase 2 e Fase 3, per non dire dei guanti, appare una vera e propria "bomba" ecologica indiretta. 

Guanti e mascherine nell'indifferenziato

Conosciamo bene l'effetto dell'uso smodato della plastica monuso: pesci e uccelli letteralmente soffocati. Per il momento, l'indicazione è quella di gettare nel comparto indifferenziato questi prodotti. Le mascherine provenienti dagli ospedali vengono prima sanificate e poi smaltite direttamente nei termovalorizzatori. Il problema sta nel fatto che, in questo modo, si perde una filiera di riciclo. 

I casi sono diversi per le mascherine destinate ai sanitari (le ffp2 e ffp3) e quelle ad uso comune. Le prime, al momento, vengono realizzate con diversi materiali e riciclarle è complicato, ma qualcuno sta incominciando a studaire sistemi per farlo. Le seconde, per essere riciclate in modo semplice, dovrebbero essere realizzate con un solo materiale, oppure almeno contenere filtri staccabili e riciclabili mentre la mascherina, in sé, viene almeno riutilizzata più volte.

Il problema è aperto e le soluzioni vengono studiate. In attesa, però, la raccomandazione è chiara, e vale per guanti e mascherine come per ogni altro tipo di rifiuto: almeno non si gettino questi oggetti per terra, nei prati o dove altro capita.

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