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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus e ibuprofene, nessuna prova che causi peggioramento del quadro clinico

La situazione viene monitorata costantemente e verranno valutate tutte le nuove info

Non ci sono prove di alcun tipo sul fatto che l'ibuprofene peggiori il decorso del Covid-19. L'Agenzia europea del farmaco (EMA) in merito a notizie, soprattutto diffuse sui social media, secondo cui gli antinfiammatori non steroidei (FANS), come ad esempio l’ibuprofene, potrebbero aggravare la malattia da COVID-19, ha recentemente pubblicato una comunicazione sui in cui specifica che attualmente non vi sono prove scientifiche che stabiliscano una correlazione tra l’ibuprofene e il peggioramento del decorso della malattia.

A dire che l'ibuprofene sarebbe potuto essere un "fattore di aggravio" era stato il ministro della Sanità francese qualche settimana fa: ma non ci sono riscontri. Inevitabilmente il tam-tam sui social aveva fatto il resto, dando ampio spazio a quella che è risultata essere soltanto una voce. La situazione viene monitorata costantemente e verranno valutate tutte le nuove informazioni che saranno disponibili su questo specifico punto nel contesto della pandemia.

Coronavirus e ibuprofene: nessuna prova di correlazione

L'ibuprofene è un antinfiammatorio non steroideo, ed è un farmaco antidolorifico e antipiretico (antifebbrile). A seconda della formulazione l'Ibuprofene orale è utilizzato negli adulti, nei bambini e nei neonati a partire dai tre mesi di età per il trattamento a breve termine di febbre e/o dolori quali mal di testa, dolori influenzali, dolori dentali e dismenorrea (dolori mestruali). L'Ibuprofene è prescritto anche per il trattamento dell'artrite e delle condizioni reumatiche.

L'Agenzia europea del farmaco raccomanda che in caso di dubbi o incertezze sui farmaci, i pazienti si rivolgano al loro medico o farmacista e non interrompano la consueta terapia senza aver prima consultato un operatore sanitario e ricorda che i medicinali devono essere prescritti e utilizzati conformemente alla valutazione clinica, tenendo debitamente conto delle avvertenze e delle altre informazioni presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) e nel foglio illustrativo, nonché delle indicazioni fornite dall'OMS e dagli organismi nazionali e internazionali competenti.

Il ministero della Salute ricorda che i cittadini possono rivolgersi anche al numero gratuito 1500 dove medici e operatori forniscono tutti i giorni supporto e informazioni sull’emergenza in corso.

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