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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ancora ispezioni al Pio Albergo Trivulzio: "Emerse criticità su trasferimento pazienti pre-epidemia"

Da una prima analisi delle cartelle risulterebbero diversi ricoveri per polmonite e problemi respiratori

Continuano le verifiche degli investigatori e degli inquirenti sul Pio Albergo Trivulzio nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.

Al momento le verifiche si stanno concentrando anche sugli ingressi cosiddetti 'pringe', ovvero di pronto intervento geriatrico per di pazienti provenienti da altri ospedali e trasferiti temporaneamente in degenza al Pio Albergo Trivulzio. E da una prima analisi delle cartelle sarebbero emerse "criticità", con molti pazienti ricoverati per polmoniti, sintomi da insufficienza respiratoria e cardiopatie, anche prima dei trasferimenti dagli ospedali post-epidemia (tra l'8 e il 13 marzo).

Centinaia le cartelle cliniche, raccolte per un periodo che va da gennaio in avanti, e passate al setaccio per la maxi indagine che ha per protagonista la storica Baggina ma anche altre Rsa milanesi in cui si sono registrati diversi focolai di coronavirus e numerosi decessi. Lo scorso 14 aprile al Pat aveva fatto un blitz la guardia di finanza, svolgendo perquisizioni sempre per l'inchiesta sulle Rsa lombarde.

A risultare indagato per epidemia colposa e omicidio colposo il direttore generale dell'istituto, Giuseppe Calicchio. Le verifiche degli inquirenti sono focalizzate su eventuali carenze nei protocolli interni e nei dispositivi di sicurezza. Per far luce sulla 'strage dei nonni', da regione Lombardia avevano ufficializzato la creazione di una apposita commissione di controllo e verifica. 

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