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Martedì, 16 Aprile 2024
Coronavirus

Boom di medici, infermieri e operatori positivi al coronavirus, l'appello: "Tamponi a tutti"

La denuncia dei sindacati lombardi: "Bisogna isolare anche i positivi asintomatici"

"Estendere i tamponi a tutti gli operatori sanitari" impegnati contro l'emergenza Covid-19. "Regione Lombardia adotti subito questa profilassi. Le persone che ci curano vanno protette". È l'appello di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Lombardia, che ricordano come in regione siano "già 691 le operatrici e gli operatori sanitari positivi al coronavirus tra medici, infermieri e tecnici. Il numero di contagiati cresce e crescerà se non si adotta una profilassi specifica, a partire da queste lavoratrici e lavoratori in prima linea". La notizia della positività di 691 operatori sanitari era stata diffusa dalla stessa Regione Lombardia lo scorso 13 marzo. 

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Secondo i sindacati urge "estendere i tamponi a chi, in ragione della sua professione, rischia di più di essere contagiato da Covid-19. Medici, infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e ogni altro lavoratore e lavoratrice delle strutture ospedaliere pubbliche e private, Asp, Rsa, inclusi i dipendenti delle cooperative sociali, sono particolarmente esposti (come peraltro già documentato dall'Istituto superiore di sanità). I tamponi vanno estesi in primis a loro, per isolare anche i positivi asintomatici, per proteggere le persone. Per questa ragione - si legge in una nota - abbiamo chiesto a Regione Lombardia di implementare, come già fatto in altre regioni, il piano sanitario di contrasto alla diffusione di Covid-19, estendendo l'esecuzione dei tamponi con lo scopo primario di isolare anche i positivi asintomatici".

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"Vogliamo che venga interrotta ogni catena di trasmissione del virus - spiegano le sigle - individuando tutti i possibili casi sospetti e probabili e intervenendo anche con l'isolamento domiciliare e la quarantena. Questo consentirebbe un'indagine epidemiologica approfondita per individuare tutta la rete possibile di contatti familiari, lavorativi, occasionali e così poter disporre ulteriori misure di quarantena e isolamento domiciliare".

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"Se queste lavoratrici e questi lavoratori fossero riscontrati positivi a Covid-19 - precisano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Lombardia - dovranno essere posti in quarantena e isolati dal proprio nucleo familiare in strutture alberghiere appositamente messe a disposizione dalla Regione Lombardia o dalle strutture ospedaliere. Non possiamo permetterci che il personale che cura le persone si ammali. La situazione è drammatica e peggiorerà se non si interviene subito. Si tutelino le categorie di lavoratori maggiormente esposti".

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