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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Fase 2 e nodo trasporti: "Atm e Trenord non in grado di assicurare le distanze sui mezzi"

Preoccupa la gestione degli afflussi sui mezzi pubblici a partire da lunedì. Parla Fontana

Il capitolo trasporto pubblico resta uno dei temi più delicati sul tavolo dell'ormai imminente fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Posti "tagliati" e segnali per garantire che i passeggeri non siano troppo vicini sembrano non essere abbastanza per garantire il distanziamento sociale necessario tra i pendolari che dal 4 maggio, giorno in cui inizierà la "nuova normalità", torneranno al lavoro. 

E sembra esserne ben consapevole anche il presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana, che mercoledì ha sollevato la questione durante un incontro tra le regioni e il ministro Francesco Boccia. "Ancora una volta ho sottolineato la delicata questione del funzionamento del trasporto pubblico locale a partire da lunedì", ha fatto sapere il governatore. Che ha anche riproposto una sua vecchia idea per cercare di distribuire sull'arco della settimana l'afflusso dei passeggeri: "Prima di tutto - ha detto Fontana - nel Dpcm andrebbe dichiarata la possibilità di 'spalmare' su un orario più esteso l'avvio delle attività produttive quotidiane e magari organizzare su 7 giorni i turni di lavoro, proprio per non creare i picchi di traffico e gli affollamenti".

"Non in grado di assicurare le distanze"

Fontana è tornato sul tema anche perché i due principali player del tpl in Lombardia, ovvero Atm e Trenord - ha fatto sapere in una nota - hanno dichiarato di non essere in grado di assicurare il rispetto del richiesto distanziamento sociale sui propri mezzi. Quindi, chi controlla? Può essere il personale viaggiante a svolgere questa funzione? Il Governo può chiarirlo? Da tempo insisto perché siano chiariti sia il primo che il secondo aspetto, per evitare che queste due criticità si ripropongano ancora irrisolte il prossimo lunedì".

"Speriamo che - ha concluso Attilio Fontana - come ci ha garantito il ministro Boccia, la sua collega De Micheli sieda al tavolo con le Regioni e dia una risposta concreta ai nostri quesiti". 
 

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