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Coronavirus, morto don Luigi Giussani: sacerdote a San Protaso, per anni docente al Beccaria

Era stato ricoverato al Niguarda e gli era stata eseguita una tracheotomia

Non ce l'ha fatta don Luigi Giussani, sacerdote della parrocchia milanese di San Protaso e Gervaso (piazzale Brescia). Era stato ricoverato all'ospedale Niguarda per Coronavirus venerdì 13 marzo, dopo avere avuto un po' di febbre. Era risultato positvo al tampone del Covid-19. Lunedì 16 marzo era stata eseguita una tracheotomia. Don Luigi è deceduto la mattina di mercoledì 18 marzo.

«Buon giorno a tutti. A quest'ora per invitarvi alla preghiera di suffragio per don Luigi che è ritornato questa mattina alla casa del Padre», si legge in un messaggio inviato ai fedeli di San Protaso da don Franco Trezzi, il parroco: «Come comunità ci sentiamo un po’ orfani, ma insieme vogliamo affidarci a Dio che ci tenga tutti uniti». Omonimo del fondatore di Comunione e Liberazione, apparteneva lui stesso al movimento.

Nato a Bussero nel 1950, don Giussani è stato ordinato sacerdote nel 1974. Dapprima nella parrocchia di San Pio X a Cinisello Balsamo, nel 1984 è diventato vice parroco a Milano a San Protaso. Dal 1986 è stato docente di religione al Liceo Classico Cesare Beccaria di Milano. Dopo essere andato in pensione, ha collaborato alla pastorale universitaria in Curia.

Il messaggio dell'arcivescovo Delpini

Appresa la notizia, l'arcivescovo di Milano Mario Delpini ha scritto un messaggio ai parrocchiani: «Partecipo con dolore e con speranza alla preghiera di suffragio e di riconoscenza di coloro che hanno conosciuto, stimato e amato don Luigi Giussani, per tanti anni impiegato nella scuola, nella pastorale per gli studenti universitari, nel servizio pastorale alla parrocchia di San Protaso. Nel suo ministero ha avuto cura soprattutto di rapporti personali, di percorsi intellettuali, di un radicamento nella cerchia degli amici dando e ricevendo sostegno e testimonianza. Nella comunione dei santi lo accolgono ora gli amici trasfigurati dalla gioia di Dio e noi lo ricordiamo con affetto e gratitudine nelle nostre preghiere».

E il 17 marzo era morto un altro sacerdote milanese, don Marco Barbetta, per anni cappellano al Politecnico.

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