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Coronavirus, reddito di emergenza anche per chi lavora in nero

Con il 'Decreto Aprile' il governo intende introdurre un sostegno per le famiglie in difficoltà

Per far fronte all'emergenza coronavirus anche dal punto di vista economico, è atteso per dopo Pasqua il varo in Consiglio dei ministri del cosiddetto 'Decreto Aprile' che - grazie a una dotazione di 30 miliardi di euro - dovrebbe introdurre il reddito di emergenza, rifinanziare gli ammortizzatori universali e migliorare il bonus per gli autonomi approvati nel mese di marzo.

In particolare, oltre a un reddito di emergenza , destinato a tutte le categorie economicamente più fragili sono previste le seguenti misure.

  • Gli ammortizzatori sociali dovrebbero essere rinnovati fino a maggio;
  • il bonus per gli autonomi dovrebbe passare da 600 a 800 euro.

Un mini-reddito per tutti i lavoratori in difficoltà

Il reddito di emergenza, poi, prevede un sostegno di 400-500 euro per coloro che sono rimasti fuori da ogni forma di protezione, colf e badanti, ma anche i lavoratori in nero, una galassia che a livello nazionale arriva a 3 milioni di persone, concentrate soprattutto nel Sud Italia.

Ad annunciare le nuove misure la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, la quale, interrogata sulla possibilità che tra i destinatari delle misure di sostegno ci siano anche lavoratori irregolari ha detto che "il lavoro in nero non dovrebbe esistere" ma purtroppo "è una piaga che c'è" e il reddito di emergenza riguarderà in generale tutti coloro che per vari motivi si trovano in una situazione di difficoltà.

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