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Coronavirus, fase 3: cosa riapre da lunedì e cosa resta chiuso fino al 15 luglio, il calendario

Ok a teatri, cinema e altro. Rinvio per gli sport e, più lungo, per le discoteche. Tutte le date

No alle discoteche. "Ni" al calcetto. Sì a cinema e teatro. Il governo Conte ha stilato il calendario per la fase 3 dell'emergenza Coronavirus, quella che porterà Milano, la Lombardia e l'Italia verso la normalità dopo il periodo più duro della lotta all'epidemia. 

Le misure sono contenute in un nuovo Dpcm, decreto della presidenza del consiglio dei ministri, che entrerà in vigore dal prossimo lunedì 15 giugno. Quel giorno arriverà il semaforo verde - chiaramente sempre con regole precise da rispettare - per cinema, teatri, aree giochi e centri estivi per bimbi, terme, centri benessere, sale giochi e scommesse. 

Cosa riapre il 15 giugno 

"È consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia", si legge nel Dpcm sul tema centri estivi. Inoltre "è consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici". 

Sulle sale giochi: "Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo possono essere svolte a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi". 

E poi ancora: "Le attività di centri benessere, centri termali, culturali e sociali sono consentite a condizione che regioni e province autonome abbiano precedentemente accertato la compatibilità con l'andamento della curva epidemiologica".

Per i cinema - che saranno a numero chiuso e con obbligo di distanziamento - "le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi".

Cosa non riapre 

Via libera rinviato, invece, per gli sport amatoriali di "contatto". Dal 12 giugno riprendono infatti gli eventi sportivi - è il giorno di Juve-Milan di coppa Italia -, ma i non professionisti dovranno ancora aspettare. 

L'ok arriverà "dal 25 giugno", quando - spiega il Dpcm - "possono riprendere gli sport di contatto amatoriali, se le regioni ma anche il ministro dello Sport e della Salute accertino che ricorre la compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica". Quindi per le partite di calcetto e tutte le altre sfide tra amici ci sarà da aspettare ancora un po'. 

Quando riaprono discoteche e fiere

Attesa più lunga per fiere, discoteche e sale da ballo. "Restano sospese sino al 14 luglio 2020 - si legge nel decreto - le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi. Le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività". E anche quando fiere e discoteche riapriranno ci saranno comunque da rispettare rigorose norme anti contagio. 

Nel Dpcm sono poi confermate tutte le misure finora adottate, dal distanziamento sociale al divieto di assembramento. Capitolo app Immuni: "Da lunedì - ha detto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte - potrà essere scaricata in tutto il territorio nazionale e sarà operativa. La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati".

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