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In Lombardia debuttano i medici-robot in corsia per i pazienti Covid-19

Alti come un bambino, entrano nelle camere, e grazie a una telecamera permettono a medici e infermieri il monitoraggio a distanza dei parametri

Robottini-medici per aiutare i dottori alla cura dei pazienti non in gravi condizioni. Un modo per risparmiare minuti preziosi e, soprattutto, ridurre il rischio per gli operatori sanitari.

Da venerdì 6 di questi automi sono in uso all'ospedale di Circolo di Varese in Lombardia per assistere 12 pazienti: alti come un bambino, entrano nelle camere e grazie a una telecamera permettono a medici e infermieri il monitoraggio a distanza dei parametri, oltre a fare un minimo esame obiettivo; poi con un sistema di videocitofono interagiscono con il malato (che può rispondere se non ha il casco C-Pap), riducendo così il consumo di dispositivi di protezione e risparmiando tempo. I robot aiuteranno quindi 2 pazienti alla volta.

E' soddisfatto dei rinforzi il professor Francesco Dentali, direttore del reparto di Medicina ad alta intensità dell'ospedale. "I robot non eliminano il contatto umano con il paziente, ma riducono gli accessi - spiega Dentali, a capo di una squadra che assiste oltre 83 degenti con una ventina di medici -. Anzi, facendoci risparmiare il tempo di vestizione e svestizione, che ha un impatto notevole sulla nostra attività, a migliorare sarà anche la qualità del tempo che dedicheremo ai nostri pazienti".

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