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Covid, Sala 'minaccia' il governo: "Non provino a riaprire le scuole dopo il 20 per le elezioni"

Il sindaco di Milano parla delle scuole e annuncia 9 "nuove, grandi" strutture in città

Un avviso a chi dovrà prendere decisioni importanti. E uno sguardo sul futuro della sua città. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, parla di scuola e istruzione nei giorni della maturità e spinge perché tutto torni alla normalità quanto prima dopo l'emergenza Coronavirus, che ha di fatto chiuso le aule da fine febbraio. 

"La scuola è un elemento fondante di un paese. È tre cose insieme: istruzione, sistema educativo, ma è anche welfare e inclusione sociale - ha detto il primo cittadino nel suo solito video 'buongiorno da palazzo Marino -. È fondamentalmente il sistema educativo, ma è anche welfare perché è la più potente arma per pareggiare le opportunità dei nostri figli, per far sì che chi nasce indietro può essere portato avanti, che chi ha una disabilità può comunque essere inserito - ha sottolineato -. Ci penserà la vita a creare disparità, ma non quando sono piccoli. Poi è coesione, perché le scuole di quartiere sono un momento di coesione tra i bambini, gli insegnanti, le famiglie". 
 
"Ora - ha proseguito Sala, visibilmente stizzito - in tutto ciò noi non sappiamo quando ripartiranno le scuole e questo è grave. In Francia il 22 di questo mese riaprono, è chiaro - ha ammesso - che in questa regione il problema sanitario è stato grave e siamo tutti spaventati". Però, c'è un però. E il primo cittadino l'ha voluto rendere evidente: "Io lo dico, che non ci provino a dirci che le scuole riapriranno dopo il 20 settembre perché vanno fatte le elezioni in alcune regioni. Sarebbe - ha ribadito - gravissimo, gravissimo". 

A Milano 9 scuole nuove

Quindi, un passaggio su Milano. "Ho chiesto alle mie strutture di ripartire dalle scuole. Investiamo 200 milioni di euro in un piano poderoso di manutenzione, dai tetti ai pluviali agli impianti elettrici". 

Poi, ha annunciato Sala, a Milano ci saranno "nove nuovi e grandi scuole. Tre sono a lavori quasi completati, per due i lavori stanno partendo e le altre sono in progettazione. Tutte scuole con spazi polifunzionali, grandi palestre, perché le scuole devono vivere tutto il giorno, il pomeriggio devono accogliere le famiglie". 

E alla fine il punto della situazione sulla Summer school: "Siamo quasi pronti per partire, abbiamo messo insieme i nostri spazi e quelli di altre realtà, tra oratori e società private". "Potremo accogliere - ha concluso il sindaco - i ragazzi e i figli di quei genitori che devono tornare a lavorare, fino a 10mila ragazzi". 

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