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Lavori nelle scuole per ripartire dopo il lockdown: procedure più rapide

Poteri di commissario al sindaco, sarà più veloce l'affidamento dei lavori. Le deroghe e i tempi

Si velocizza l'iter per la ripartenza nelle scuole dopo il lockdown da coronavirus. Le strutture scolastiche hanno bisogno di un riammodernamento rapidissimo per essere pronte, a settembre, con il nuovo anno scolastico (come è noto sono rimaste chiuse da febbraio) per rispondere a esigenze di distanziamento che prima, ovviamente, non c'erano.

Tetti delle scuole ispezionati coi droni

Il governo ha deciso di affidare ai sindaci poteri di commissario. In pratica ciò vuol dire che i comuni potranno derogare da una serie di norme del codice dei contratti (ma non dal codice antimafia) per snellire le procedure di avvio di eventuali cantieri. Qualcuno lo ha chiamato modello Genova, riferendosi al nuovo ponte appena inaugurato in sostituzione del crollato ponte Morandi. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, come primo atto di commissario per l'edilizia scolastica acquisterà moduli temporanei e ordinerà la sistemazione dei tetti.

Il Comune di Milano non aprirà bandi per gli affidamenti dei lavori ma procederà ad inviti diretti, nei confronti di quindici aziende se l'appalto è inferiore a due milioni e mezzo, venti aziende se superiore. Le aziende invieranno l'offerta al Comune e quella che costerà di meno sarà ricontattata per l'affidamento diretto. 

Il Comune, poi, non dovrà più aspettare 35 giorni tra l'aggiudicazione e la stipula del contratto. Se chi ha perso l'appalto volesse fare ricorso può comunque farlo, ma al massimo sarà risarcita in caso di vittoria davanti ai giudici amministrativi. Intanto, però, i lavori cominceranno immediatamente.

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