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Coronavirus

"Persone sorvegliate sui luoghi di lavoro e tamponi subito: così battiamo il Coronavirus"

L'assessore Gallera indica le mosse necessarie nella fase 2 della lotta all'epidemia

Giulio Gallera, assessore al Welfare di regione Lombardia, traccia la strada da seguire nella fase 2 della lotta al Coronavirus per vincere la battaglia contro l'epidemia. 

“Non ci sono scorciatoie per combattere la diffusione del Covid - ha scritto mercoledì sera in una nota diffusa dal Pirellone -. Le uniche armi efficaci sono la sorveglianza dei cittadini ai primi sintomi, l’adozione di comportamenti responsabili, il rigoroso utilizzo dei dispositivi di protezione personale e degli accorgimenti necessari”, con le mascherine che di fatti in Lombardia sono rimaste obbligatorie anche dopo il 4 giorno, primo giorno della "nuova normalità".

Controlli a lavoro e tamponi

“I provvedimenti che stiamo elaborando per la fase 2 - ha spiegato Gallera - riguardano infatti la sorveglianza delle persone direttamente sui luoghi di lavori. Con campanelli d’allarme che si accendono ai primi sintomi sospetti, la conseguente quarantena precauzionale fino alla realizzazione del tampone che avviene in modo tempestivo”.

In sostanza, stando a quanto affermato dall'assessore, nella fase 2 i cittadini saranno monitorati direttamente sul lavoro e, ai primi sintomi, saranno "allontanati" e messi in quarantena, per poi essere sottoposti al tampone. “

Abbiamo inoltre previsto – ha concluso Gallera – il rafforzamento delle cure al domicilio grazie alla telemedicina e al telecontrollo”.
 

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