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Coronavirus, da oggi test sierologici anche a Milano: al via i prelievi in tre ospedali in città

Dal 29 aprile partono i test sierologici a Milano: prelievi a Niguarda, Sacco e Fatebenefratelli

Test sierologici per il Coronavirus a Milano: si parte oggi. Da mercoledì 29 aprile, come da cronoprogramma della regione, inizieranno infatti i prelievi sotto la Madonnina per cercare di effettuare una mappatura più completa dei contagi in città, provando a risalire a chiunque sia entrato in contatto con il virus. 

"A partire da domani, con l'avvio di altri 33 centri, si estende a tutta la Lombardia l'esecuzione dei prelievi ematici per l'elaborazione dei test sierologici che porteranno a regime, entro l'inizio della prossima settimana, il sistema regionale di analisi degli anticorpi neutralizzanti per il Covid-19", ha annunciato martedì sera l'assessore al Welfare, Giulio Gallera. 

"In pochi giorni abbiamo attivato 46 centri prelievi - ha chiarito - presso i quali vengono invitati i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai Medici di Medicina Generale alle Ats e i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle Ats a seguito dell'indagine epidemiologica già prevista ma senza l'effettuazione del tampone nasofaringeo per ricerca di Sars-Cov-2, anch'essi ancora in quarantena fiduciaria. Contestualmente vengono effettuati i prelievi anche al personale sanitario".

Coronavirus, test sierologici a Milano

Nella città della Madonnina i test - che consistono in un prelievo di sangue - saranno effettuate al Niguarda, al Fatebenefratelli e al Sacco, che da ormai oltre due mesi sono in prima linea nella battaglia all'epidemia. 

"Sarà Ats a contattare gli utenti per effettuare il test e a comunicare il giorno, ora e luogo dove verrà fatto il prelievo, alle sole categorie individuate. Nessun incaricato si presenterà a casa dei cittadini per effettuare il test", aveva spiegato nei giorni scorsi la regione.

"Il test sarà effettuato dopo almeno 14 giorni senza sintomi - avevano reso noto ancora dal Pirellone - con priorità a coloro che devono rientrare al lavoro. Gli interessati saranno contattati direttamente dall'Ats per l'esecuzione dei test". 

Come leggere i risultati del test

Dalla stessa regione avevano poi fornito delle linee guida per leggere i risultati del test. Un "esito negativo indica l’assenza di infezione pregressa o un livello molto basso di IgG dirette contro il virus" e quindi il "soggetto è suscettibile di possibile infezione da Sars-Cov-2", mentre in caso di "test dubbio il soggetto è invitato a ripetere il test dopo una settimana, prolungando di conseguenza l’isolamento fiduciario".

Discorso diverso in caso di "esito positivo: il soggetto effettua il tampone nasofaringeo per ricerca di Rna virale - avevano chiarito dalla regione -. Se negativo si conclude il periodo di isolamento, se positivo viene classificato come caso e si procede nell’isolamento obbligatorio con tutte le disposizioni conseguenti".

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