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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

"Fontana assassino": sulle case popolari volantini contro il presidente lombardo

La firma sul volantino è dei Carc, gli stessi autori del murales "Fontana assassino"

Il partito dei Carc ancora all'attacco del presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana, per la gestione dell'emergenza Coronavirus. Dopo il murales "Fontana assassino" comparso nei giorni scorsi in zona Crescenzago, e poi cancellato, domenica alcuni volantini dello stesso tenore - e con la stessa firma - sono stati affissi sui palazzi in zona Gratosoglio. 

"Fontana assassino", è il "titolo" del documento, che porta sempre la sigla dei comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. "La gestione criminale dell'emergenza della giunta regionale Fontana Gallera, asservita agli interessi di Confindustria e dei padroni della sanità privata, ha causato più di 15mila morti, strage nelle Rsa, ritardo nel pagamento della cassa integrazione, caos negli ospedali pubblici e milioni di euro spesi per l'inutile ospedale in Fiera, mancata applicazione delle misure necessarie a contenere il contagio" come "tamponi per tutti, distribuzione gratuita delle mascherine", attaccano dai Carc. 

E ancora: "Mandiamoli a casa. Ci serve una giunta regionale che sia espressione di quelle realtà che da subito si sono mosse sul territorio per far realmente fronte alla pandemia: gli operai che hanno scioperato per vedere applicate le misure di sicurezza, le brigate di solidarietà sorte in molte città e le organizzazioni come Emergency che le hanno supportate, il personale sanitario in prima linea nella lotta contro il virus. Organizziamoci - conclude il volantino - in ogni azienda, quartiere e territorio per imporla". 

Foto - Il volantino

volantino fontana assassino-2

Già dopo il murales, su cui è stata aperta un'inchiesta della procura di Milano, dal partito avevano promesso che la battaglia non sarebbe finita. E domenica è arrivato il nuovo episodio. A denunciarlo è stato l'assessore alla sicurezza del Pirellone, Riccardo De Corato. “Nemmeno l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano scoraggia il Carc dal proseguire con la sua campagna di minacce e diffamazioni contro il presidente Fontana - scrive in una  nota -. Evidentemente, sono così sicuri di rimanere impuniti che non solo hanno rivendicato il murales al Crescenzago con tanto di videoconferenza stampa, ma ora allargano l’azione intimidatoria al quartiere Gratosoglio, affiggendo volantini criminali sui muri delle case popolari Aler nei quali campeggia nuovamente la scritta Fontana assassino”.

“Visto che la scritta realizzata in zona Crescenzago è stata rivendicata dal Carc in una videoconferenza – conclude De Corato – mi auguro che presto la procura proceda con denunce per fermare la mano di questi istigatori d’odio, che proseguono indefessi nella loro campagna denigratoria contro Fontana”.
 

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