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Davide contro Golia. L’antitrust dà ragione al notaio De Martinis, il notaio che “lavorava troppo”.

Al via il ricorso alla Corte Europea per il riconoscimento del danno subito, a causa della sospensione ingiustamente inflittagli dal “Consiglio Notarile di Milano”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Il notaio Paolo De Martinis ha richiesto un risarcimento danni al Consiglio Notarile di Milano per “illecito anticoncorrenziale” a seguito del provvedimento dell’ Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) che conferma la condotta anticoncorrenziale del Consiglio. Nel provvedimento n. 27874 del 24 luglio 2019 dell’Antitrust, il cui contenuto non è stato impugnato dal Consiglio, si riconosce che il Consiglio Notarile milanese ha di fatto limitato la concorrenza tra notai. La condotta del CNM tra il febbraio 2013 ed il gennaio 2017, consistente in attività di raccolta di questionari contenenti dati sensibili per la concorrenza e di promozione di controlli e provvedimenti disciplinari da parte della Commissione Amministrativa Regionale di Disciplina, si configura come “un’intesa restrittiva della concorrenza ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 287/90, idonea a limitare la concorrenza fra i notai del distretto notarile di Milano” Il notaio De Martinis, lo stesso che ha denunciato le modalità sospette di finanziamento del caso Siri, ha riscontrato in queste attività una condotta distorta e sproporzionata del potere disciplinare del consiglio e per questo si è rivolto all’Antitrust, che ha confemato la sua tesi. Il notaio, primo in termini di fatturato nel milanese, era stato accusato di “eccesso di lavoro” e di applicazione di una politica di prezzi al ribasso. Per tale motivo era stato sottoposto dal Consiglio ad azioni disciplinari e sospensione dell’attività, quest’ultima dalla durata complessiva 9 mesi, con ripercussioni sia a livello di fatturato sia di occupazione del personale. Il provvedimento costituisce prova della violazione del diritto della concorrenza ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 3 del 19 Gennaio 2017, che recepisce una direttiva europea sul tema. A causa del grave pregiudizio subìto, il notaio De Martinis, assistito dall’Avv. Prof. Bernardo Giorgio Mattarella, ha inviato al Consiglio una diffida con una richiesta di risarcimento danni. FOTO: https://bit.ly/2Ksv1dv Link Sentenza: https://www.agcm.it/dotcmsCustom/getDominoAttach?urlStr=192.168.14.10:8080/41256297003874BD/0/1F570951DF3B6744C1258454005D2B0B/$File/p27874.pdf

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