rotate-mobile
Attualità Lorenteggio / Via dei Calchi Taeggi

Carcere Beccaria: 39 i detenuti, manca la sezione femminile. I numeri

La visita ispettiva di Usuelli (+Europa)

Gennaio 2017. Un gruppo di detenuti del carcere minorile Beccaria aggredisce un loro compagno. Dopo l'ovvia punizione, il gruppetto si ribella e devasta il locale mensa e la sala tv. 10 ottobre 2017. I detenuti non avendo gradito la cena, danno fuoco alle celle. 7 luglio 2018. In un'ala dell'istituto scoppia un incendio. Un gesto di protesta di qualche detenuto, che ha appiccato il fuoco a lenzuola o materassi. Bilancio: sette intossicati di cui tre detenuti e quattro agenti di custodia. 30 ottobre 2018. La rivolta scatta stavolta per la mancanza di acqua calda a disposizione. Durante la violenta protesta, un agente viene preso a pugni e a morsi.

Sono solo quattro dei tanti episodi di rivolte che, negli anni recenti, hanno avuto il Beccaria per scenario. Spesso il carcere minorile di Milano è agli "onori" delle cronache per questo genere di eventi. Poco o nulla si sa, normalmente, delle attività quotidiane che, più che mai in un istituto per minori, puntano soprattutto a riabilitare i detenuti e offrire prospettive nuove una volta che saranno usciti di cella.

Quando il piccolo "Pulce" venne trasferito a Bari perché al Beccaria stava diventando un idolo

Un po' di luce possiamo farla grazie al potere ispettivo dei consiglieri regionali, potere che Michele Usuelli (eletto con +Europa) sta esercitando con diverse visite negli istituti penitenziari lombardi. Giovedì è toccato proprio al Beccaria. Un lungo colloquio con la direttrice Cosima Buccoliero e una serie di dati statistici che "fotografano", quantomeno, la popolazione dell'istituto. Popolazione che, tra l'altro, è interamente maschile, perché la sezione femminile è chiusa dal 2010 e riaprirà con la fine dei lavori per il nuovo padiglione.

39 ospiti, manca la sezione femminile

Sono 39 gli ospiti attuali, rispetto a una capienza massima che per ora è fissata in 30 persone. I "giovani adulti" (maggiorenni che hanno compiuto il reato quand'erano ancora minorenni) sono 20, di cui 18 fino a ventun anni. Di conseguenza sono 19 i minorenni "reali". Quanto alla nazionalità, 13 su 39 sono italiani, 7 europei (di cui 5 di Paesi dell'Unione Europea), 9 latino-americani, 8 africani (di cui 7 magrebini e un sub-sahariano), 2 medio-orientali.

Quanto ai reati, 27 (maggioranza assoluta, dunque) sono accusati di rapina, 4 di furto aggravato, 4 di spaccio, 3 di omicidio e uno di estorsione. Infine, 17 (su 39, ricordiamo) sono in attesa di giudizio, 3 in attesa di Appello. 12 le condanne definitive, 6 le persone in istituto per avere violato le regole della comunità alloggio (e restano al Beccarina per 30 giorni). 

"Biografie" in forma di numeri di ragazzi che «provengono - commenta Usuelli - da contesti di grave disagio sociale e rappresentano il doloroso fallimento della politica. Dovremmo occuparci delle condizioni che li hanno portati a delinquere». "Vaste programme", direbbe forse il generale Charles De Gaulle, ma la complessità del problema non può essere una scusa per guardare dall'altra parte. Chi entra al Beccaria è già "caduto" nell'inganno delle scorciatoie dei reati, ma è ancora molto giovane e può e deve essere recuperato appieno.

E poi la questione femminile. Oggi le ragazze minorenni vengono portate a Pontremoli, in Toscana, con l'effetto collaterale di spezzare i legami familiari. «Vorrei che questa lesione dei legami non divenisse una ulteriore pena, un trauma - commenta Usuelli - per cui proverò a capire se vi sono margini per la riapertura rapida del settore femminile del Beccaria».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carcere Beccaria: 39 i detenuti, manca la sezione femminile. I numeri

MilanoToday è in caricamento