È Starbucks mania, terzo giorno consecutivo di fila: anche domenica ore di coda e attesa
Terzo giorno consecutivo di fila fuori da Starbucks. Il bar sembra aver stregato tutti
Il secondo giorno come il primo. Il terzo come il secondo. È ormai esplosa la Starbucks mania a Milano, città che sembra essersi letteralmente innamorata del locale - il primo in città - che la Sirena ha aperto nel cuore del capoluogo meneghino, in piazza Cordusio.
Video | La fila domenica fuori da Starbucks
Da venerdì, giorno dell'inaugurazione ufficiale di quello che è il più grande store d'Europa, centinaia e centinaia di persone si sono messe in fila per riuscire ad entrare nel bar e assaggiare un caffè o un cappuccino, i cui prezzi hanno già sollevato tante, tantissime, polemiche.
Domenica - terzo giorno di attività della roastery di Starbucks Milano - il copione si è ripetuto praticamente identico a quello di venerdì e sabato. Anzi, se possibile, la situazione è peggiorata, con la coda - iniziata di buon mattino - che ha superato anche l'incrocio con piazza Affari, andando oltre i trecento metri. Lunghissima l'attesa per un espresso o un pezzo di torta, che ha raggiunto almeno le due ore.
Nonostante ciò, donne e uomini, giovani e meno giovani, si sono incolonnati accanto ai cordoni disposti dai gestori del bar e hanno atteso il via libera dei buttafuori, che hanno fatto entrare i clienti a scaglioni in contemporanea all'uscita di altri avventori.
Starbucks, insomma, sembra aver fatto centro e sembra aver già conquistato Milano. Un po' meno entusiasta, invece, è apparso il ministro dell'Interno - e milanese doc - Matteo Salvini, che sabato si è lasciato andare a un laconico: "Due ore di coda per un caffè da Starbucks? Ma nemmeno se mi pagano! Non ho parole".
In Cordusio, evidentemente, non la pensano come lui.