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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Grattacieli, Banca d'Italia e più metropolitane: ecco la Milano del futuro post Coronavirus

Il sindaco Sala "disegna" la sua città del futuro tra progetti, sostenibilità e innovazione

Innovazione digitale, progetti da completare - sempre con un occhio alla sostenibilità - e mobilità "dolce". Sono le linee guida scelte dal sindaco di Milano, Beppe Sala, per disegnare la sua Milano del futuro nel post emergenza Coronavirus. A raccontarlo è stato lui stesso nel consueto video mattutino "buongiorno da palazzo Marino", durante il quale ha fatto il punto sui prossimi mesi della città. 

Il primo cittadino ha aperto la clip prendendo in prestito le parole del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che ha annunciato l'intenzione di "valorizzare la principale piazza finanziaria del Paese, quella di Milano, quale centro di innovazione digitale". "Queste parole - ha commentato Sala - ci dicono che Banca d'Italia intende fare di Milano la sede della trasformazione digitale del sistema finanziario. Questo vuol dire più funzionari in città, in particolare nel palazzo di Piazza Cordusio ed è una buona notizia per Milano, per il Paese e anche per l'Europa". 

VIDEO. La Milano del futuro tra grattacieli, metrò e ciclabili

Quindi, un passaggio sul nuovo "volto" della città, che ha ancora la capacità di attrarre "molti investimenti". "Ne segnalo tre - ha detto il sindaco -. Unipol ha annunciato che entro luglio inaugurerà la nuova torre Galfa, poi la terza torre Citylife che è quasi alla fine e torre Milano dell'impresa Rusconi che sarà tra Maggiolina e Isola e salirà fino a 80 metri. Sono progetti che hanno un senso - ha assicurato il primo cittadino - e che sono sostenibili dal punto di vista ambientale, perché è bene costruire ma dobbiamo sempre tenere la direzione verso una città sostenibile". 

Proprio in tema di ambiente e sostenibilità "sto dando impulso - ha annunciato Sala - affinché i progetti sulle nuove metropolitane vadano avanti, perché è chiaro che una parte significativa del traffico in città deriva da coloro che vengono da fuori". Il sindaco ha quindi fatto riferimento alla "M1 fino a Baggio" e alla "M5 fino a Monza, di cui stiamo discutendo con i vari comuni". 

E non si fermerà neanche il lavoro per lasciare più spazio alle bici in città. "Andremo avanti con le ciclabili", ha chiarito il sindaco, che facendo riferimento alle tante polemiche ha chiuso "con un elemento di riflessione". "La ciclabile Venezia corso Buenos Aires - ha sottolineato, con un filo di vena polemica - registra attualmente 6mila ciclisti al giorno".

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