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Inquinamento

Milano, terminato "l'effetto Coronavirus": crescono le concentrazioni di smog nell'aria

Le concentrazioni di agenti inquinanti hanno iniziato a crescere: la situazione

Milano torna a fare i conti con lo smog. Nella giornata di martedì 17 marzo le centraline dell'Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili pari a 41.1 µg/m³, un valore entro i limiti ma vicino alla soglia dei 50 microgrammi per metro cubo.

La presenza di polveri sottili, comunque, non è uniforme e varia in base alle zone della città: 43 in viale Marche, 42 in Città Studi, 43 µg/m³ in via Senato, 39 al Verziere. Questa, invece, la situazione fotografata all'esterno della città: a Limito di Pioltello sono stati registrati 51 µg/m³, 28 a Cassano d'Adda, mentre a Turbigo le centraline hanno rilevato 33 microgrammi per metro cubo, 50 a Magenta.

Il livello di smog a Milano: la situazione

I livelli di polveri sottili a Milano sono sotto la soglia dal 26 febbraio. Negli ultimi 10 giorni, elaborando i dati Arpa, la media delle concentrazioni all'Ombra della Madonnina è stata poco meno di 27 µg/m³, oltre la metà delle massima consentita. Escludendo il dato di martedì, il valore più alto è stato registrato nella giornata di giovedì 12 (33,1 µg/m³), il più basso venerdì 13 (16,8 µg/m³).

Secondo alcuni scienziati, inoltre, ci sarebbe una relazione tra l'inquinamento e la diffusione del coronavirus. La correlazione emergerebbe da uno studio della Società italiana di medicina ambientale (Sima) insieme alle Università di Bari e di Bologna, che hanno esaminato i dati pubblicati sui siti delle Arpa (Agenzie regionali per la protezione ambientale), incrociandoli con i numeri sui casi in Italia, riportati sul sito della Protezione civile.

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