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'Forza Vesuvio' e 'forza Etna' su Fb, consigliera leghista assolta: per i giudici "è ignoranza"

La consigliera del carroccio era stata condannata durante il processo di primo grado

Un'espressione "sgradevole e rozza" che indicava "un luogo comune intriso più di ignoranza che di dato ideologico". Una frase che però non avrebbe nessuna "condotta propagandistica". Lo ha scritto la Corte d'appello di Milano nelle motivazioni dell'assoluzione dell'ex consigliera provinciale leghista di Monza, Donatella Galli, che aveva scritto su Facebook "Forza Vesuvio" e "Forza Etna", augurandosi una "catastrofe naturale nel centro-sud Italia". 

La frase le era costata una denuncia, un processo e, in primo grado, una condanna a venti giorni di reclusione. In appello — il 14 novembre 2018 — era arrivato il ribaltone con l'assoluzione.

Tutto era accaduto nel 2012 quando Galli aveva postato sul suo profilo social una immagine dell'Italia senza il Meridione aggiungendo un commento che 'incitava' i vulcani. A presentare denuncia era stato l'avvocato Angelo Pisani, presidente della ottava Municipalità di Napoli, che si era costituito parte civile al processo.

Galli, in particolare, era accusata di aver propagandato "idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali" e di "discriminazione razziale ed etnica". Secondo la Corte, invece, l'ex consigliera "lumbard" si era "limitata a lasciare un commento ad un post altrui" nel quale era pubblicata una "fotografia dell'Italia 'dimezzata'".

Secondo i giudici si è trattato di uno slogan di "identica rozzezza e sgradevolezza" come quelli urlati negli stadi con "invocazioni verso i vulcani presenti al Sud" e "contro popolazioni residenti nel Meridione". Cori che anche in questo caso hanno "scarsa attitudine alla 'propaganda' ideologica".
 

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