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Maxi parchi, piazze e circle line: approvato il masterplan che rivoluzionerà tutta Milano

È stato approvato il masterplan che rivoluzionerà Milano: tutti i dettagli

È quasi realtà la riqualificazione degli scali ferroviari di Milano di Farini e San Cristoforo: a due anni esatti dall'approvazione dell'accordo di programma per la riqualificazioni è arrivato il masterplan. Non si tratta di un progetto preciso e dettagliato, ma di un documento che sviluppa un'ipotesi complessiva dell'intervento che verrà realizzato nelle due aree.

Mega parco Scali Ferroviari: il rendering

“A due anni dall’Accordo di Programma siamo pronti ad aprire la fase attuativa che porterà un nuovo quartiere verde a Farini e un’oasi naturalistica a San Cristoforo – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran –. L’obiettivo è veder partire lo sviluppo dei due scali, insieme a Porta Romana e Greco per cui esistono già dei piani concreti, entro il 2021. Nel frattempo procede l’iter per la circle line, infrastruttura di mobilità fondamentale su scala metropolitana che renderà più accessibili non solo gli scali ma interi quartieri della città. Lo sviluppo degli scali ferroviari rappresenta il cardine della strategia di sviluppo sostenibile verso una Milano 2030 più verde, più connessa e con una maggior offerta di alloggi in affitto”.

Lo scalo Farini

Per quanto riguarda Farini, come previsto dall’Accordo di Programma per la riqualificazione degli Scali Ferroviari, il 65% della superficie sarà destinato verde e spazi pubblici, con la nascita di un grande parco in connessione con Porta Nuova e la Bovisa, fino a Mind. Il nuovo dispositivo ecologico del Parco Farini si compone di una fascia di alberi di grandi dimensioni piantati lungo tutto il versante sud-ovest dell’area su entrambi i lati della ferrovia, che ridurranno l’isola di calore generata dalla città e filtreranno l’inquinamento trasportato dal vento che in estate a Milano soffia da sud-ovest. Il progetto prevede inoltre il recupero e riutilizzo delle strutture preesistenti da destinare a servizi pubblici e all’Accademia di Brera, la nascita di un sistema di nuove piazze con spazi per bambini, il mercato e lo sport. All’interno dello scalo prevarrà la vocazione ciclopedonale con la realizzazione di una pista ciclabile che connetterà il nuovo quartiere al sistema di Porta Nuova e l’insediamento di una nuova linea di tram. Il progetto prevede possibilità di sviluppo modulari, in considerazione dei possibili diversi scenari economici che si verranno a creare nei prossimi anni. In base all’accordo di Programma, allo Scalo Farini si calcola arriveranno mille appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventano millecinquecento con l’edilizia convenzionata ordinaria.

Lo scalo San Cristoforo

San Cristoforo si trasformerà invece in parco pubblico caratterizzato dalla presenza di un’oasi ecologica che, come previsto dall’Accordo di Programma, verrà realizzata con risorse economiche generate dallo sviluppo dello Scalo Farini e andrà a rinforzare il sistema ambientale del parco Agricolo Sud. A San Cristoforo nascerà una grande vasca con funzione di purificazione delle acque, in alcuni tratti balneabile, in continuità con un parco lineare. L’edificio di Aldo Rossi esistente sarà conservato per ospitare servizi relativi alla fruizione del parco, con una futura piazza di quartiere di collegamento con la M4. Verso il centro città, si immagina una collina costruita con i materiali di riporto a proteggere le abitazioni dall’inquinamento acustico della ferrovia, con funzione anche di tribuna naturale per le attività sportive che si potranno praticare nello scalo e punto panoramico per traguardare lo skyline di Milano. Con la conclusione del Masterplan si dà quindi il via libera alla fase attuativa dell’Accordo di Programma.

La Circle Line

Novità anche per quanto riguarda la circle line, per la cui realizzazione l’Accordo di Programma Scali prevede 97 milioni di euro di investimenti. Mentre è in fase di gara l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova stazione di Tibaldi, i rappresentanti degli Accordi di Programma Scali Ferroviari, Expo e Cascina Merlata hanno approvato oggi il Protocollo di Intesa per realizzare una fermata ferroviaria aggiuntiva a quella già prevista dall’AdP Scali (fermata Stephenson) in corrispondenza della passerella di collegamento delle aree ex Expo (ora MIND - Milano Innovation District) e Cascina Merlata. La stazione Stephenson era già tra le opere previste e finanziate dall'accordo relativo agli scali ferroviari mentre la seconda sarà realizzata nell'ambito del progetto di rifunzionalizzazione dell’Area Expo e con risorse generate dai Piani “Cascina Merlata” e “Mind” entro il 2024-2025 per essere al servizio prioritariamente dell'Università degli Studi, del Centro di ricerca Human Technopole e del nuovo ospedale Galeazzi previsti dal piano MIND, e delle nuove residenze e servizi del quartiere Cascina Merlata.

Scalo Romana e Greco

E a due anni dalla firma dell’Accordo di Programma c’è già un programma certo per altri due scali dismessi. Lo Scalo Romana ospiterà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026: una volta finiti i Giochi, le residenze degli atleti saranno trasformate in alloggi per studenti universitari come previsto dall’Accordo di Programma. Il concorso internazionale per la redazione del masterplan, che terrà naturalmente conto della presenza del Villaggio Olimpico, sarà lanciato da FS Sistemi Urbani nel secondo semestre di quest’anno. Lo sviluppo dell’area, in vista delle Olimpiadi 2026, comprenderà le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione, nonché di trasformazione di aree a verde pubblico.

Ha già un masterplan e un investitore lo scalo di Greco grazie a Reinventing Cities, il progetto promosso in collaborazione con C40 che ha previsto l’alienazione di aree inutilizzate a favore di progetti di elevata qualità ambientale. “L’Innesto”, il progetto presentato da Investire sgr spa insieme ai progettisti Barreca & La Varra, Arup Italia srl e altri, prevede la nascita del primo quartiere in Italia di social housing a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto: in totale, si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1500 nuovi residenti, prevalentemente di età compresa tra i 24 e i 44 anni. Il 72% dello scalo (circa 45 mila metri quadrati) verrà destinato a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati ad uso pubblico, ben più della quota del 60% fissata dall'Accordo di Programma per la riqualificazione dello scalo ferroviario.

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