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Coronavirus, a Milano sbarcano i medici e gli infermieri cubani: chi sono e cosa faranno

Sono 35 medici, di cui 23 specialisti in medicina generale integrale (MGI), 3 pneumologi, 3 intensivisti, 3 specialisti in malattie infettive e 3 specialisti di emergenza. Insieme a loro 15 infermieri, di cui 7 intensivisti e 8 specializzati in emergenze

Sono specializzati negli scenari di crisi e nel trattamento di malattie infettive. Hanno alle loro spalle esperienze di intervento nelle emergenze sanitarie in vari Paesi, compresa l'epidemia di Ebola nel 2014 in Africa. E sono arrivati in Italia per dare una mano, per aiutare nell'emergenza coronavirus affiancando il personale sanitario italiano stremato dalla fatica. È atterrata domenica sera all'aeroporto di Malpensa la delegazione composta da 37 medici e 15 infermieri cubani, disponibili da subito a supportare gli operatori sanitari degli ospedali lombardi.

Coronavirus, la "brigata" con medici e infermieri cubani

La brigata medica cubana "Henry Reeve" ha raggiunto Crema, una delle zone più colpite dall'emergenza Covid-19, per lavorare insieme ai colleghi italiani nell'ospedale da campo allestito dall'Esercito. Ad accoglierli al loro arrivo in Italia erano presenti, per la Regione Lombardia, il vicepresidente Fabrizio Sala, l'assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con le delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi. Fontana ha telefonato all'ambasciatore cubano in Italia, José Carlo Rodriguez Ruiz, per ringraziare Cuba per la grande disponibilità ad aiutare la Lombardia.

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Il viaggio da L'Avana all'Italia è stato organizzato da Alitalia accogliendo la richiesta della presidenza del Consiglio e della Protezione civile. Del gruppo di medici fanno parte un capo di brigata, il dottor Carlos Pérez Días, direttore dell'ospedale 'Joaquín Albarrán' a L'Avana, un responsabile della logistica e del coordinamento, 35 medici, di cui 23 specialisti in medicina generale integrale (MGI), 3 pneumologi, 3 intensivisti, 3 specialisti in malattie infettive e 3 specialisti di emergenza. Insieme a loro 15 infermieri, di cui 7 intensivisti e 8 specializzati in emergenze.

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In totale, come detto, la brigata è composta da 52 esperti, con esperienza nelle emergenze sanitarie in vari Paesi. "Sono qui anche a nome del presidente Fontana - ha sottolineato il vicepresidente Sala - per accogliere questa importante delegazione che certamente contribuirà in maniera forte e decisiva per sostenere tutti coloro che sono in prima linea da giorni per contrastare la diffusione del virus". "Il grande lavoro che questa Giunta ha saputo mettere in atto sin dall'inizio del mandato - ha rimarcato il sottosegretario Rizzi - ci ha permesso a livello di relazioni internazionali di costruire rapporti importanti che in questo momento si rivelano più che mai preziosi. Ringraziamo Cuba e i medici cubani per il loro determinante contributo".

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"Considerando anche e soprattutto le nuove strutture da campo che ospiteranno ospedali - ha aggiunto l'assessore Foroni - e con il crescere dei posti letto di terapia intensiva nei nostri nosocomi accogliamo questi medici che sono venuti in maniera convinta, forte, unita e solidale per darci una mano a fronteggiare una situazione complicata e ogni giorno più critica".

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