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Morta la partigiana Piera Vitali: torturata a San Vittore non fece mai i nomi dei suoi compagni

Entrò nella Resistenza quando aveva appena 20 anni e partecipò alla cattura di un alto ufficiale della Gestapo

È scomparsa a 97 anni Piera Vitali, la staffetta delle squadre partigiane nota come 'la biondina della Val Taleggio'. Ad annunciarlo l'Anpi Provinciale di Bergamo, che ha espresso profondo cordoglio per il triste evento.

Chi era Piera Vitali, 'la biondina della Val Taleggio'

Nata a Settimo Milanese nel 1923, si trasferì nel Bergamasco con la famiglia quando era ancora bambina. Poi ventenne durante la seconda guerra mondiale entrò nella Resistenza come staffetta delle squadre partigiane che operavano in Val Taleggio, Valsassina e Val Brembanae e prese parte alla cattura di un generale della Gestapo. "Anche suo fratello, Vitalino - scrive in una nota il presidente di Anpi Bergamo Mauro Magistrati - partecipò alla lotta di Liberazione: insieme a Davide Paganoni 'Mario', fu comandante dell’86esima Brigata Garibaldi 'Issel', operante in Val Taleggio".

Piera venne arrestata dai fascisti e torturata perché rivelasse luoghi e nomi della Resistenza bergamasca. Ma lei non disse nulla. In seguito venne trasferita a Monza e poi nel carcere di San Vittore. Nel dicembre del 1944 venne caricata su un pullman diretto ai campi di concentramento in Germania; lei però riusci a fuggire dopo aver rotto un finestrino ed essersi lanciata giù insieme ad altri partigiani. In seguito tornò a casa sana e salva. Finita la guerra, Piera venne riconosciuta partigiana combattente e insignita del Certificato al Patriota da parte degli Alleati. I funerali si svolegeranno martedì 18 febbraio alle 14.45 nella Chiesa di San Rocco a San Giovanni Bianco, Bergamo.

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