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Milano regala due panifici all'Etiopia con "pane in piazza"

La consegna dei materiali al vescovo di Harar

A distanza di 4 mesi dalla grande raccolta benefica ottenuta con la manifestazione 'Pane in piazza' a Milano nel maggio 2018, lunedì 3 settembre il container con il necessario per avviare un forno di panificazione è giunto a Dire Dawa in Etiopia. Seguirà l'allestimento del panificio industriale "St. Augustin Bakery" dalla capacità di produzione di 300 tonnellate di pane.

Il forno è stato consegnato a monsignor Angelo Pagano, frate minore cappuccino e vescovo di Harar, con decine di parrocchiani, cattolici e musulmani, presenti per collaborare a rimuovere manualmente il materiale dal container: 2 macchine impastatrici, 1 chifferatrice per tranciare e arrotolare la pasta, 1 cella a lievitazione programmata, 2 spezzatrici per porzionare l’impasto, 1 cilindro laminatoio per raffinarlo e renderlo omogeneo, 1 macchina macina pane, 1 stampatrice per michette, 2 bilance e 6 carrelli donati da una panetteria milanese; in più 6 forni, una cucina domestica completa, 1.206 confezioni di generi alimentari, 100 di t-shirt, 71 di detergenti e 34 di vestiti per bambini aggiunti da altri benefattori.

L'intera operazione ha richiesto in tutto 6 ore di intenso lavoro e diversi viaggi di andata e ritorno ad Harar, a 50 km da Dire Dawa, per consegnare i beni di primaria necessità destinati alle diverse opere sociali della Diocesi seguite dal vescovo.

"L’arrivo dei macchinari rappresenta un passo avanti importantissimo nella nostra missione - spiega a Milano il coordinatore dell’iniziativa, fra' Mauro Miselli -. Ora siamo in attesa dei tecnici incaricati di montare l’attrezzatura: se tutto andrà bene entro la fine del 2018 i due ragazzi venuti in Italia alcuni mesi fa per imparare l’Arte Bianca, Tewodros e Abiy, e tornati in Africa in luglio, potranno iniziare a sfornare".

"Il Vicariato di Harar si estende su una superficie di 266.000 chilometri quadrati e la popolazione, raddoppiata nel giro di pochi anni, è di 100 milioni di persone, per la maggior parte giovani senza un impiego che soffrono la fame", aggiunge monsignor Pagano: "Un panificio qui permetterà di colmare il divario fra domanda e offerta di pane, di creare posti di lavoro e sostenere le opere della diocesi; ci affidiamo quindi al buon cuore dei nostri benefattori nella speranza che questo grande sogno diventi al più presto realtà perché 'Pane in Piazza' a maggio è andato bene ma quanto abbiamo raccolto non basta. Per questo torneremo in piazza Duomo anche nel 2019". 

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