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Il procione sequestrato alla proprietaria può tornare a casa, ma lui è "innamorato"

L'esemplare, sequestrato a Milano, si trova bene nel centro in cui è stato portato: e forse si è "innamorato" di una femmina della sua specie

Lo ricordate il procione di nome Lucio sequestrato perché in Italia non è considerato da compagnia ma una specie pericolosa? Era stato visto mentre veniva portato a passeggio da una signora di 53 anni di origni ucraine nel quartiere di Baggio. La donna l'aveva salvato fin da piccolo nel suo Paese (dove i procioni possono essere regolarmente detenuti) e lo trattava come un normale animale domestico.

Ma la legge è legge e quindi i carabinieri forestali, indirizzati da alcune segnalazioni, si sono adoperati per sequestrarlo. Di qui l'appello disperato della donna per riaverlo indietro. E in un primo momento il giudice le ha accordato, quanto meno, il diritto di andare a trovarlo nel centro faunistico in cui, frattento, il procione Lucio era stato portato. Poi il giudice ha ritenuto che l'animale potesse essere direttamente riaffidato alla sua proprietaria (inutile dirlo, senza alcun risvolto penale per lei).

Ma la vicenda non si è chiusa qui. Perché a quanto pare il procione Lucio non vorrebbe saperne di tornare "a casa", pur avendo riconosciuto la 53enne. Sembra infatti che il nuovo luogo in cui si trova gli piaccia parecchio, e che peraltro abbia "conosciuto" una femmina di procione, che si chiama Margot, proprio lì dove i carabinieri e il giudice l'avevano destinato. Ora quindi si cercherà di capire quale sia il suo habitat migliore.

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