Il piccolo Mohammed ha una nuova famiglia: l'accoglienza dei bimbi stranieri parte a Milano

Mohammed, detto Momo, presto potrà abbracciare i suoi nuovi genitori Stefano e Giovanna a Vittuone, nella periferia ovest di Milano. Il bambino è il primo del nuovo piano Terreferme, promosso da Unicef e dal Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, per l'ospitalità dei minorenni stranieri senza famiglia e per il loro accompagnamento verso l'integrazione nella società. Oltre al bambino che presto sarà accolto nel milanese - come scrive Repubblica - a breve altre 17 famiglie apriranno le loro case a dieci ragazzi con l'obiettivo di adottarli.

Terreferme è fautore di percorsi di affido familiare per i minorenni migranti soli, "in un'ottica di corresponsabilità istituzionale nazionale", come si legge sul sito dell'iniziativa.Il progetto prevede l'inserimento di 50 bambini e ragazzi, attualmente ospitati nelle strutture di accoglienza per l'immigrazione di Palermo, in famiglie della Lombardia e del Veneto. Per i genitori affidatari è prevista una formazione ad hoc al fine di gestire al meglio la delicata situazione dei minori.

Come ricordato da Anna Riatti, che coordina il programma in Italia "La famiglia è riconosciuta come ambiente naturale più idoneo per la protezione e la crescita di ogni bambino". Pertanto, evidenzia Liviana Marelli del Cnca, l'esperiena di affido è portatrice di "cambiamento per i singoli e la collettività". Il piano Terreferme ha l'obiettivo di permettere ai migranti minorenni presenti in Italia - che sono più di 13mila - di poter vivevere con una famiglia vera e propria invece che all'interno di un centro di accoglienza.