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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Giocare a Qudditch come Harry Potter? A Milano si può (e sì, è un vero sport)

'Pluffe', 'bolidi' e un boccino d'oro in carne e ossa: lo sport magico al Parco di Trenno. MilanoToday a colloquio con chi l'ha portato in Italia

Le scope non sono volanti, il boccino non è una pallina d'oro con ali stregate - ma una persona - e non ci sono bacchette magiche.

Ma a parte questo il Quidditch che si gioca a Milano è molto simile al popolarissimo sport del mondo magico di Harry Potter. L'idea di portare questa disciplina nel mondo dei 'Babbani' (termine con cui vengono definite le persone prive di poteri magici nella saga di J.K. Rowling) è venuta a Michele Clabassi dopo aver visto come il Quidditch avesse preso piede negli Stati Uniti.

Così è nata la prima squadra in Italia: la Milano Meneghins. Da allora in tutto lo Stivale sono stati fondati tanti altri team, che ogni anno si sfidano nel torneo nazionale 'Coppa Italia'.

Quidditch Menghino (foto di Giada Mandaglio)

Ma come funziona il Quidditch non magico? Anche se non spiccano il volo le scope vengono comunque tenute tra le gambe dai giocatori, che sono schierati in campo in due squadre da 12-14 componenti. "Si è in sei contro sei dal primo minuto al 18°. Al 17° entra in campo il boccino: un arbitro non giocante. Dal 18° poi si aggiunge un cercatore per team. In ogni squadra ci sono tre cacciatori, un portiere e due battitori", spiega uno dei giocatori dei Meneghins a MilanoToday.

Come funziona il gioco?

"Il portiere e i cacciatori, liberi di muoversi per tutto il campo, giocano con la 'pluffa'. Il loro scopo è segnare nei tre anelli avversari (ogni goal vale dieci punti). I battitori invece lanciano i 'bolidi', con i quali possono colpire i giocatori antagonisti. Chi viene preso da un 'bolide' deve scendere dalla scopa, tornare ai propri anelli e toccarli. Solo allora può rientrare in campo. Se invece ad essere colpito è il portatore di 'pluffa', deve lasciare cadere la palla". 

Voi dei Milano Meneghins siete tutti appassionati di Harry Potter?

"Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non tutti i giocatori di Quidditch sono fan della saga. Alcuni di noi hanno iniziato per caso, magari su suggerimento di un amico. Quasi tutti conosciamo i libri della Rowling, ma nella maggior parte dei casi non in maniera così approfondita".

Cosa occorre per giocare?

"L'attrezzatura necessaria include una 'pluffa' - per la quale viene utilizzato un pallone da pallavolo leggermente sgonfio - e dei 'bolidi' - ovvero palline da dodgeball. Ma uno dei dettagli più curiosi è senz'altro quello del boccino d'oro, per il quale viene utilizzato un arbitro che si aggira per il campo con una pallina da tennis infilata in un calzino, legato all'altezza dei pantaloni. Per scendere in campo i membri dei team usano scarpette, paradenti (perché è possibile ricevere pallonate in faccia) e fasce in testa (che definiscono il loro ruolo)". 

Che cosa avete in cantiere in questo periodo?

"Per promuovere il Quidditch in Italia e reclutare nuovi giocatori, abbiamo organizzato una giornata di allenamenti aperti. Vogliamo fare conoscere questa pratica sportiva. Non è qualcosa di stupido e non ha nulla a che fare con il cosplay: si tratta di una disciplina vera e propria che fonde insieme elementi di pallamano, rugby, basket. Per chi fosse curioso di scoprire come si gioca una partita di Quidditch 'babbano' l'appuntamento è il 16 settembre al Parco di Trenno". 

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