Apre anno accademico in Statale, il rettore attacca: "Senza fondi per l'Università muore l'Italia"
Elio Franzini ha ricordato che senza fondi per la ricerca, la didattica e il diritto allo studio è l'Italia stessa a diventare asfittica
“Nella sconfortante ultima legge di bilancio, dove la parola università è pressoché assente, dove non è dedicata a essa un solo pensiero e una sola strategia, è stata minata, con il silenzio, la nostra libertà”. Queste le parole del rettore dell'Università degli studi di Milano, Elio Franzini, in occasione dell'inaugurazione del 95° anno accademico, che si è svolta nella mattinata di martedì 4 febbraio alla presenza della presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia.
Strategia e libertà sono i due concetti che Franzini ha scelto di mettere al centro del suo discorso, ritenendoli motore imprescindibile di ogni progetto futuro all'interno degli atenei. Il rettore ha però ricordato come "libertà e la strategia sono conquiste che l’Università non può ottenere da sola” e ha messo in luce il prioritario bisogno di progetti, disegni e investimenti per il futuro, che siano strutturali e non "contingenti e posteriori foglie di fico" o "annuali piani straordinari, invocati come panacea quando sono soltanto pannicelli caldi".
Il rettore ha inoltre ricordato come l'Università non sia un sistema isolato e a sé stante: “Senza una strategia per la ricerca, senza fondi per la ricerca, la didattica, il diritto allo studio, l’internazionalizzazione, il progresso e l’innovazione non è la singola università che muore, ma un Paese, che diventa asfittico, chiuso in dispute talmente ridicole da non meritare neppure la definizione di ideologie”.