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Ippodromi, Snaitech rinuncia al ricorso contro i vincoli: sviluppo immobiliare più lontano

Il ritiro dei ricorsi al Consiglio di Stato dopo la decisione del Comune di costituirsi contro la società. Fedrighini (Verdi): «Bella notizia per Milano»

Snaitech non battaglierà in Consiglio di Stato contro i vincoli storico-artistici sul comprensorio ippico di San Siro e sull'ex Ippodromo del Trotto. L'azienda, proprietaria delle strutture, ha annunciato di rinunciare all'appello già presentato contro i suddetti vincoli, posti rispettivamente nel 2004 e nel 2017. La decisione di Snaitech è epocale e segna un deciso cambio di rotta da parte. dell'azienda, accusata da più parti di voler sfruttare i terreni dell'ippica per un colossale investimento immobiliare.

«I due ricorsi hanno radici lontane ed erano maturati in un contesto completamente diverso da quello odierno», ha affermato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech annunciando di avere notificato al Consiglio di Stato l'atto di rinuncia a procedere in appello contro i vincoli. «Vogliamo mandare un messaggio forte al quartiere e alla città. Come abbiamo sempre detto, Snaitech vuole continuare ad investire e lavorare per dare seguito alla straordinaria tradizione ippica della città e del quartiere di San Siro».

Le aree degli ippodromi milanesi sono da sempre "desiderate" dagli investitori immobiliari. Il vincolo sull'ex Trotto, posto nel 2017, tutela le scuderie e indirettamente la pista storica (in quanto collegata alle scuderie), ma senza vietare di costruire in toto. Nel 2019 l'area è stata acquistata da Hines, con l'obiettivo di uno sviluppo residenziale cedendo però circa 40 mila metri quadrati a Milan e Inter, che stanno portando avanti il progetto di un nuovo stadio abbattendo in parte il Meazza. I comitati di quartiere si oppongono sia al nuovo stadio sia a qualunque idea di sviiluppo immobiliare nelle aree ex ippiche. 

Parla di «buone notizie in arrivo per Milano» il consigliere comunale dei Verdi Enrico Fedrighini, che però avverte di voler prendere «con le pinze» la decisione di Snaitech, «dopo quindici anni di continue vertenze contro il vincolo monumentale». E ricorda che il ritiro dei ricorsi arriva subito dopo la decisione del Comune di Milano di costituirsi contro Snaitech in difesa della tutela del verde ippico.

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