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L'odissea sul Ryanair: imbarco negato con il biglietto e ragazzo 'abbandonato' in aeroporto

È successo lunedì sera sul volo Fr 4734 a un ragazzo di 29 anni diretto a Milano da Berlino

I controlli di sicurezza passati senza problemi, tra mascherine, distanziamento e body scanner. L'attesa e la lunga passeggiata verso il gate all'interno dello scalo. Poi, proprio al gate, l'amara sorpresa, l'assenza di qualsiasi spiegazione e il trasferimento in stile pacco prima di essere abbandonato nell'aeroporto desolatamente vuoto. 

È l'odissea che un ragazzo di 29 anni si è ritrovato a vivere lunedì 29 giugno all'aeroporto di Berlino Schönefeld, dove sarebbe dovuto salire su un volo Ryanair - il 4734 in partenza alle 22 - diretto a Milano Bergamo. Già, sarebbe. Perché in realtà, stando a quanto risulta a MilanoToday, al 29enne è stato rifiutato l'imbarco a bordo nonostante un biglietto regolarmente acquistato - e pagato 135,99 euro - e nonostante la carta d'imbarco presente sul cellulare. 

Poco più di un'ora prima, il giovane - che fa quella tratta un paio di volte al mese, sempre con Ryanair, e doveva tornare a Milano per impegni lavorativi - era entrato ai controlli di sicurezza passando dai "tornelli automatici" proprio con quella carta d'imbarco, segno evidente che non ci fosse nessuna stranezza né nessun problema e che il ticket fosse chiaramente valido. Al momento dell'imbarco, però, il 29enne è stato respinto perché - così gli ha riferito uno steward di terra - "non risulti sulla lista passeggeri". Il ragazzo ha chiesto più volte spiegazioni, ha provato a far notare che la carta d'imbarco era sulla sua app Ryanair e che quella stessa carta d'imbarco aveva "aperto" i varchi prima dei controlli di sicurezza, ma nulla: silenzi e solo silenzi. 

Foto - La carta d'imbarco del passeggero

biglietto ryanair 2-2

A interrompere il monologo del 29enne in attesa di un chiarimento ci ha pensato una seconda assistente, che gli ha detto - sempre testuale - "la tua agenzia ti ha cancellato il biglietto". Peccato, però, che il biglietto fosse stato acquistato con l'app direttamente dal 29enne e che il check in fosse stato regolarmente effettuato come dimostrato dal "boarding pass" generato dalla stessa Ryanair. 

Oltre il danno, poi, la beffa. Perché il passeggero è rimasto per mezz'ora bloccato al gate "sorvegliato" da un poliziotto, con l'aereo già partito, senza poter andare via perché obbligato ad aspettare un bus che, dopo circa 40 minuti, lo ha portato agli arrivi e lo ha scaricato lì, come fosse stato un pacco da "smaltire".

Nessuna spiegazione - overbooking? o cos'altro è successo? -, nessuna preoccupazione su una potenziale riprotezione su un altro volo, nessuna preoccupazione su possibili sistemazioni per la notte, né transfer, nulla di nulla. E la mattina successiva l'altra beffa, con tre ore passate a cercare di contattare Ryanair, tra chat automatiche, email, centralini e attese infinite al telefono. Infinite e inutili.

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